Esiste una relazione tra i disturbi intestinali e quelli dell’umore. A rivelarlo è uno studio condotto dalla ricercatrice Chelsea Matisz dell'Università di Lethbridge. La ricerca in questione ha ricevuto un prestigioso riconoscimento della Royal Society del Canada, uno dei Paesi dove le malattie infiammatorie gastrointestinali sono maggiormente diffuse.
La ricerca individua un nesso importante per migliorare l’approccio alle malattie
Lo studio di Matisz ha individuato legami frequenti tra malattie infiammatorie gastrointestinali, per lo più autoimmuni, e malattie mentali.
Secondo la ricerca canadese, l’ansia presente in chi soffre di un disturbo gastrointestinale non è dovuta necessariamente alla sofferenza legata al disturbo; sembra invece che sia un effetto dei cambiamenti che si generano nelle cellule cerebrali, in seguito all’infiammazione intestinale.
Ansia e depressione sarebbero quindi un effetto diretto dell’infiammazione intestinale. L’esito della ricerca sarà sicuramente oggetto di approfondimento da parte di studi successivi. Apre, in ogni caso, la strada a un nuovo approccio ai pazienti che lamentano disturbi intestinali cronici e problemi di salute mentale.
Secondo le indicazioni della ricercatrice, la somministrazione di derivati della cannabis e di vitamina D potrebbe aiutare a curare la depressione e l’ansia in questa categoria di pazienti.
Cosa è la gastrite atrofica metaplastica autoimmune
La gastrite atrofica metaplastica è classificata tra le malattie autoimmuni. Si tratta di una patologia ereditaria che causa il malassorbimento della vitamina B12 e spesso l’anemia perniciosa. Inoltre, chi è affetto da questa patologia corre un rischio maggiore di sviluppare un adenocarcinoma gastrico.
In alcuni pazienti, la gastrite atrofica metaplastica autoimmune può essere associata all'infezione cronica da Helicobacter pylori, in altri alla tiroidite di Hashimoto.
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La sintomatologia e la diagnosi
I sintomi, a differenza di quanto accade in altre patologie gastrointestinali, sono di lieve entità; spesso il paziente non si accorge di avere un problema. In ogni caso, la carenza della vitamina B12 con il tempo provoca affaticamento e debolezza. A livello neurologico, si verifica una diminuzione della sensibilità vibratoria delle estremità, quindi di mani e piedi. In alcuni casi il paziente sperimenta una riduzione dei riflessi. Il fastidio all’addome superiore può essere un campanello d’allarme.
In genere la diagnosi viene effettuata proprio in seguito a questo sintomo. Elemento che induce il medico a prescrivere un esame endoscopico. A livello ematico, si valuta il dosaggio della vitamina B12 e si misurano (anche se lo si fa raramente) gli anticorpi anti-cellule parietali (sono le cellule di rivestimento e costituiscono il bersaglio della malattia). Il trattamento consiste nella sola somministrazione della vitamina B12.
La gastrite psicosomatica
Esistono altre tipologie di gastrite, ben più dolorose. È il caso della gastrite nervosa la cui origine è identificabile con lo stress prolungato. La parete che riveste lo stomaco si infiamma e i sintomi che seguono possono seriamente compromettere la qualità della vita del paziente.
I sintomi più frequenti della gastrite psicosomatica:
- Bruciore e acidità di stomaco
- Indigestione o digestione difficile e lenta
- Diminuzione dell’appetito
- Malessere generale
Interpretando i dati della ricerca canadese, la gastrite nervosa o psicosomatica sarebbe raffigurabile come un circolo vizioso, con l’ansia che alimenta la gastrite e l’infiammazione che a sua volta nutre l’ansia.
Alimentazione e nutraceutica
Una corretta alimentazione e l’attività fisica quotidiana aiutano ad allontanare i disturbi del tratto digestivo. Contribuiscono inoltre a contenere lo stress. Esistono, a integrazione della dieta alimentare, prodotti della nutraceutica che favoriscono la salute del sistema immunitario e dell’apparato gastrointestinale.
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