Le patologie neurodegenerative, come l’Alzheimer, il Parkinson e altre forme di demenza, spesso vengono diagnosticate quando il processo patologico è già in fase avanzata. Tuttavia, recenti studi dimostrano che è possibile rilevarne i segnali anche molti anni prima.
Studi recenti: demenze individuabili fino a 9 anni prima
Una ricerca condotta dall’Università di Cambridge, in collaborazione con il Cambridge University Hospitals NHS Foundation Trust, ha analizzato i dati genetici e di stile di vita di oltre 500.000 persone tra i 40 e i 69 anni. I risultati mostrano che i primi sintomi di una demenza possono essere rilevati nove anni prima della diagnosi clinica.
Segnali precoci da non sottovalutare:
- Declino della memoria a breve termine
- Ridotta capacità di risolvere problemi
- Perdita di riflessi rapidi e concentrazione
- Stanchezza mentale e disorientamento
Stile di vita e alimentazione: chiave per la prevenzione
Secondo lo studio, i soggetti fisicamente inattivi e con pressione alta sono più esposti al rischio di sviluppare l’Alzheimer. Anche uno stile di vita sedentario e una cattiva alimentazione aumentano il rischio.
Consigli per ridurre il rischio:
- Praticare attività fisica moderata quotidiana
- Seguire una dieta ricca di antiossidanti (verdure, frutta, omega 3)
- Stimolare la mente con lettura, giochi logici, scrittura a mano
Forme più comuni di demenza
Le principali demenze includono:
- Malattia di Alzheimer
- Demenza vascolare
- Demenza a corpi di Lewy
- Demenza frontotemporale
- Paralisi sopranucleare progressiva
- Morbo di Parkinson
- Malattia di Creutzfeldt-Jakob
Terapie e trattamenti attuali
Non esistono cure definitive per le demenze. Le terapie mirano a contenere i sintomi e a rallentare la progressione della malattia.
Farmaci comunemente utilizzati:
- Inibitori dell’acetilcolinesterasi
- Antagonisti del recettore del glutammato
- Antipsicotici e antidepressivi (per i sintomi comportamentali)
Integratori per la salute cerebrale: focus sul sulforafano
Tra gli integratori naturali più promettenti figura Biolife Sulforafano, derivato dalle crucifere (broccoli, cavolfiori). Questo composto:
- Ha azione antiossidante, antinfiammatoria e neuroprotettiva
- È indicato per prevenire l'invecchiamento cellulare cerebrale
- Ha mostrato benefici nel morbo di Parkinson e nell’Alzheimer
È un integratore adatto anche a vegani. È sempre consigliabile consultare il medico prima dell’assunzione.
Conclusione
Individuare precocemente i segnali neurologici, mantenere uno stile di vita sano e affidarsi alla nutraceutica con prodotti come il Biolife Sulforafano può aiutare a prevenire lo sviluppo di demenze e migliorare la qualità della vita futura.
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