La sindrome post-influenzale, la condizione fisica e psicologica che segue l’infezione da Sars-CoV-2 (Covid), gli strascichi del Norovirus e di altre infezioni o malattie (anche non virali) possono protrarsi per diversi giorni e minare seriamente la quotidianità di chi ne è colpito.
Perché si avverte spossatezza dopo una malattia
Accade di sentirsi eccessivamente stanchi, sia dopo l’influenza, sia dopo altre malattie. La spossatezza si accompagna qualche volta al mal di testa, in particolare nei giorni immediatamente successivi alla guarigione. Nei primi due-cinque giorni (dopo l’influenza, in particolare), che generalmente si definiscono “di convalescenza” può essere molto difficile svolgere le attività ordinarie. Succede perché durante la malattia, il sistema immunitario è messo a dura prova, lavora parecchio e quindi in seguito necessita di una fase di riposo, prima di tornare ai suoi ritmi regolari.
Di cosa si parla quando si parla di Norovirus
Conosciamo, per averli descritti in questa sede, i virus che causano le malattie respiratorie (Sars-CoV-2 compreso). Meno noto è forse l’agente patogeno responsabile di gastroenteriti anche molto debilitanti. Come si legge sul sito dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), la classe dei Norovirus è stata scoperta nel 1972. Appartengono alla famiglia dei Caliciviridae, virus a singolo filamento di RNA. Si definiscono anche virus di Norwalk, una località dell’Ohio dove nel 1968 si verificò un’epidemia di gastroenterite.
Il virus si trasmette molto facilmente, soprattutto nei contesti ad alta affluenza, come le scuole e gli ospedali. Il contagio avviene da persona a persona, attraverso le goccioline di saliva, per via oro-fecale oppure mediante il contatto con superfici infette (tra l’altro l’agente patogeno ha una grande capacità di resistenza nell’ambiente). La malattia che causa viene spesso definita influenza intestinale.
I sintomi della gastroenterite da Norovirus
- Nausea
- Vomito
- Diarrea
- Crampi addominali
- Leggera febbre, talvolta
Si guarisce in uno, due giorni, nella maggior parte dei casi. Una delle complicanze anche serie della malattia può essere la disidratazione. È importante bere molti liquidi, per compensare quelli persi con il vomito e la diarrea. Anche questo virus, come gli altri, può essere molto debilitante.
Come affrontare la convalescenza dopo Norovirus, Influenza, Covid
Premesso che la fase della convalescenza può essere affrontata con semplici accorgimenti, si suggerisce di seguire i consigli del proprio medico, soprattutto quando la spossatezza è eccessiva o addirittura invalidante. L’ideale sarebbe prendersi dei giorni di riposo, dopo la malattia. Nell’impossibilità di farlo, si cerca comunque di mettere in atto comportamenti che possano agevolare la ripresa.
Come si combattono i postumi dell’influenza
La debilitazione tipica del post influenza (come di altre malattie con analoghi sintomi, anche se il decorso è molto personale, è bene sottolinearlo), si combatte stando attenti a non prendere freddo, non sottoponendosi a repentini sbalzi di temperatura, curando l’alimentazione (che deve essere sana e bilanciata).
La dieta post Norovirus
- Bere acqua minerale (almeno 2 litri al giorno)
- Prediligere riso e pasta non integrali
- Pesce, pollo e tacchino per chi mangia la carne
- Evitare i formaggi fermentati, al limite preferire il Parmigiano
- Evitare tutte le sostanze che possano irritare ulteriormente l’intestino, come il tè, il caffe, il cioccolato.
- Preferire le banane e le mele ad altri frutti.
È il medico di base, in ogni caso, a orientare il paziente rispetto a cosa mangiare e cosa evitare.
La dieta post influenza
La dieta deve essere nutriente senza appesantire l’apparato gastrointestinale, anche durante la convalescenza dopo la Covid. È sempre bene assumere alimenti freschi, contenenti sali minerali e vitamine (che vanno benissimo anche nel post norovirus), e facilmente digeribili. Frutta, verdura, patate, pasta e riso integrale vanno benissimo. Introdurre proteine è indispensabile, come contenere se non evitare i grassi. Concedersi del cibo gratificante, senza esagerare, può far bene all’umore. Bere molto è importantissimo anche in questo caso.
Un aiuto importante in convalescenza: gli integratori alimentari
Biolife Agaricus Blazei Murrill sostiene l’energia psicofisica ed è molto indicato nei periodi di stress, di ripresa dopo una malattia e durante l’attività sportiva. Si tratta di un integratore alimentare a base di estratto di Agaricus blazei murrill, titolato in polisaccaridi, utile a sostenere le naturali difese dell'organismo.
La storia dell’Agaricus
Originario del Brasile, l’Agaricus è utilizzato anche in cucina, perché commestibile e dal sapore gradevolissimo. I primi studi sulle sue proprietà sono relativamente recenti, risalgono infatti agli anni Sessanta, quando un’equipe di ricercatori della Pennsylvania State University scoprì numerosi casi di longevità in una regione del Brasile. Fino agli anni Settanta il vegetale è rimasto pressoché sconosciuto sia negli Stati Uniti, sia in Europa. Soltanto nell’ultimo decennio il fungo brasiliano ha attratto l’attenzione degli scienziati e dei nutrizionisti (in particolare dei giapponesi e dei cinesi) ed è stato inserito, in alcuni Paesi orientali, tra i cosiddetti novel food (nuovi alimenti; potrebbero sostituire prodotti le cui colture risultano meno sostenibili dal punto di vista economico e ambientale). Per svilupparsi, l’agaricus ha bisogno degli ambienti caldi e umidi.
I benefici di Biolife Agaricus Blazei Murrill
- Previene le allergie.
- Sostiene le difese immunitarie (grazie ai polisaccaridi) ed è quindi utile in caso di Herpes.
- Favorisce la depurazione epatica, contrastando orticaria e prurito.
- Combatte le infezioni urinarie.
- Contrasta le infezioni delle vie respiratorie.
- Migliora l’aspetto della pelle, rendendola bella e tonica.
- Controlla il senso della fame.
- Contrasta la colite ulcerosa.
- Sostiene l’energia psicofisica.
Biolife Agaricus è un prodotto della ricerca nutraceutica, è adatto anche a chi segue una dieta vegana. I polisaccaridi maggiormente presenti nel fungo Agaricus sono i Beta-glucani, responsabili dell’attivazione del sistema immunitario.
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