Si presenta principalmente in due forme (tuttavia se ne possono contare cinque): l’ergocalciferolo e il colecalciferolo. È la vitamina D, micronutriente indispensabile al benessere psico-fisico dell’organismo umano.
Le sue funzioni sono diverse, la più conosciuta delle quali riguarda le ossa. La vitamina D è in effetti un pro-ormone (l’organismo può trasformarlo in un ormone vero e proprio) che regola il metabolismo del calcio e del fosforo; è quindi importantissima per la salute delle ossa e dei denti.
Differenze tra vitamina D2 e D3
Spesso si fa confusione tra vitamina D2 e D3. L’ergocalciferolo è identificato con la vitamina D2, mentre la D3 è definita colecalciferolo. La differenza tra i due micronutrienti è nella loro reperibilità. L’efficacia è identica, se assunte nelle dosi corrette.
La vitamina D2 si assume con i cibi, mentre la D3 viene soprattutto sintetizzata dall’organismo. Quest’ultima forma del micronutriente amico delle ossa è sicuramente la più importante. In ogni caso, si tratta di vitamine liposolubili accumulate nel fegato e rilasciate nell’organismo al momento opportuno.
In che modo l’organismo produce la vitamina D3
La D3 si produce con l’esposizione alla luce del sole; anche solo percorrere tratti urbani in pieno giorno, con viso e braccia scoperti, per almeno quindici minuti, consente all’organismo di sintetizzare colecalciferolo.
Durante l’esposizione ai raggi UVB, il deidrocolesterolo, una provitamina presente nella pelle, subisce un processo di trasformazione tra i cui prodotti c’è proprio la vitamina D3.
I livelli del micronutriente andrebbero monitorati, in alcune fasce d’età, per esempio durante la menopausa, ma anche nei bambini. Uno scarso apporto di vitamina D può in effetti causare problemi ossei e di altro genere, anche molto seri. Ecco perché spesso il medico consiglia di integrare prodotti naturali a base di vitamina D, in particolare di colecalciferolo, nella dieta.
Le principali funzioni della vitamina D3
- Regola il metabolismo osseo
- Rende le ossa più forti
- Contribuisce a ridurre il rischio di sviluppare malattie autoimmuni
- Regola le funzioni neuromuscolari
- Favorisce la salute della pelle e dei denti
- Supporta il sistema immunitario
- È un antidepressivo naturale
L’alimento che contiene maggiori quantità di vitamina D3 è l'olio di fegato di merluzzo; il colecalciferolo si trova anche nel pesce (sgombro, salmone, tonno, persino nei frutti di mare). È presente, inoltre, nei prodotti a base di soia, nei cereali integrali e nel riso. I funghi, la frutta e alcuni licheni sono altre fonti (non animali) di vitamina D3.
Come la fondazione Humanitas sottolinea, il fabbisogno giornaliero di vitamina D varia a seconda dell’età. Il fabbisogno quotidiano di vitamina D è di 400 unità al giorno, in assenza di fattori di rischio. Le dosi possono variare e arrivare fino a 1.000 unità al giorno in presenza di fattori di rischio o deficit.
La vitamina D3 di origine vegetale
Chi non può o non desidera assumere alimenti di origine animale, trova nell’integrazione di vitamina D3 vegetale la soluzione migliore. Si estrae dai licheni, sotto forma di olio, e da altri vegetali che vivono in ambienti le cui caratteristiche consentono a questi organismi vegetali di accumulare grandi quantità di vitamina D3.
Lo stile di vita attuale non favorisce la sintesi della vitamina D; si passa più tempo in ambienti chiusi e si usano i filtri solari in tutte le occasioni di esposizione, non solo al mare. I filtri sono importantissimi per proteggere la pelle dai danni del sole. Tuttavia, come già sottolineato, passeggiare al sole con le sole braccia scoperte per 15 minuti al giorno consente all’organismo di produrre la vitamina D di cui ha bisogno, per le sue funzioni.
Le carenze del micronutriente sono sempre più frequenti, proprio a causa del cambiamento negli stili di vita. Integrare la vitamina D3 diventa quindi importantissimo. È consigliabile fare un dosaggio ematico della vitamina D, per verificare eventuali carenze.
La scelta etica di Biolife e la vitamina D3 VeganOK
Biolife sta per lanciare un nuovo integratore, completamente vegetale, anche nel processo di produzione. Si tratta di Biolife Vitamin D3 K2 Vegan.
La sostituzione del prodotto di origine animale rientra in una serie di scelte etiche da parte dell’azienda, che tra l’altro ha abbandonato la plastica in favore del vetro e sceglie esclusivamente materie prime che rispettino l’ambiente e gli animali.
Gli allevamenti intensivi utilizzano antibiotici e metodi di produzione che penalizzano i prodotti finali, mortificando i cicli naturali degli animali, costringendoli in spazi angusti e sottoponendoli a procedimenti non rispettosi della loro natura.
I metodi utilizzati sono ampiamente documentati; inoltre, nella produzione intensiva della carne, la risorsa acqua (che non è illimitata) è impiegata in proporzioni enormi. Con conseguenze sull’ambiente che sono sotto gli occhi di tutti.
Scegliere quindi di assumere un integratore di vitamina D3 di origine vegetale significa contribuire a rispettare la natura e gli animali, favorire la sostenibilità ambientale.
Inoltre, in un piano alimentare vegetariano o vegano, il nuovo integratore di Biolife diventa fondamentale. L’integrazione è assicurata, così come lo è il rispetto della biosfera.
Commenti (0)
Non ci sono commenti per questo articolo. Sii il primo a lasciare un messaggio!