Tumori della pelle e loro prevenzione

Jul 29, 2023Nutraceutica Biolife
Tumori della pelle e loro prevenzione

In estate cresce il numero delle campagne informative sui tumori della pelle, in particolar modo sul melanoma. Si tratta evidentemente di una delle malattie della pelle che spaventa di più, ma bisogna proteggersi anche dalle altre patologie oncologiche che possono colpire il più esteso degli organi umani. La barriera primaria che ci difende dagli agenti patogeni, il biglietto da visita del nostro stato di salute e una preziosissima manifestazione di bellezza.

Come sono classificati i tumori della pelle

Se ne distinguono tre tipologie principali, a seconda della loro origine. Si tratta del carcinoma basocellulare, del carcinoma squamocellulare e del melanoma (a proposito del quale abbiamo già pubblicato dei contenuti).

Gli strati e le cellule che compongono la pelle

Gli strati sono tre:

  • epidermide;
  • derma;
  • tessuto sottocutaneo.

L’epidermide è lo strato più superficiale, il derma quello intermedio, mentre il tessuto sottocutaneo è la parte più profonda dell’organo. Le cellule che compongono la pelle hanno funzioni diverse: i melanociti servono a produrre la melanina e i cheratinociti rappresentano le principali cellule che costituiscono l’epidermide. Dai melanociti possono generarsi i melanomi. Dalle cellule cheratinociti (squamose) si generano i carcinomi spinocellulari (quelli presenti nell’epidermide); dalle cellule basali, cioè dai cheratinocidi che si trovano nello strato più profondo della pelle possono avere origine i tumori basocellulari. Questi due tipi di tumori sono i più diffusi.

I fattori di rischio

  • Esposizione non protetta ai raggi solari
  • Anomalie genetiche
  • Fumo di sigaretta
  • Anomala attività del sistema immunitario
  • Appartenenza al sesso maschile
  • Età avanzata

I sintomi

I sintomi non si avvertono, se non nelle fasi avanzate della malattia tumorale che colpisce la pelle. Occorrerebbe sottoporsi a screening periodici, con mappatura dei nei, per monitorare l’evoluzione degli stessi o individuare la comparsa di lesioni sospette. È sicuramente sospetto un neo che cambia forma o colore. Rivolgersi al dermatologo, in questo caso, è sempre consigliabile. Tuttavia, gli allarmismi non servono: la maggior parte delle lesioni che la pelle mostra sono di natura benigna e non necessitano di alcun trattamento particolare.

Qual è l’aspetto dei carcinomi spinocellulari

Sono generalmente lesioni con bordo sopraelevato e appaiono più basse nella parte centrale. Qualche volta possono presentare ulcerazioni, ma nella maggior parte dei casi non sanguinano.

Come si presentano i carcinomi basocellulari

Sono piccoli noduli di colore chiaro, qualche volta rosaceo e raramente sono pigmentati. Possono essere confusi con i melanomi.

La prevenzione dei tumori della pelle

Proteggersi dai raggi solari è essenziale, così come sottoporsi agli screening periodici. Una visita dermatologica all'anno consente di individuare precocemente le lesioni pericolose. Alcuni tipi di pelle richiedono visite più frequenti: talvolta ogni sei mesi. Il dermatologo in genere effettua una diagnosi corretta ricorrendo all'epiluminescenza. Tale tecnica consente di avere un'immagine ingrandita e più chiara delle lesioni della pelle. La diagnosi definitiva viene tuttavia effettuata con una biopsia.

Stile di vita sano e integratori alimentari

Avere una dieta equilibrata, uno stile di vita sano e svolgere una regolare attività fisica - lo sottolineiamo sempre - consente di prevenire anche i tumori della pelle. Può essere inoltre utile, a tale scopo, assumere integratori naturali, frutto della ricerca nutraceutica. Si ritiene (sulla base di alcuni dati) che possano agire contrastando in qualche modo la formazione di alcuni tumori, in particolare di quelli che colpiscono la pelle.

A cosa serve il Cordyceps sinensis

Il Cordyceps sinensis è un fungo originario della Cina. Secondo alcuni studi, è in grado di migliorare le difese dell’organismo. Inoltre, si ritiene che possa agire contro le cellule tumorali, promuovendo la riduzione delle dimensioni delle masse neoplastiche, in particolare di forme di cancro che possono colpire i polmoni o la pelle. Il fungo svolge anche un’azione tonico-adattogena; la sua assunzione, quindi, è indicata nei periodi di stress e debolezza. Aumenta l’energia e riduce l’affaticamento.

La medicina orientale lo impiega per il trattamento di disturbi diversi: malattie delle vie respiratorie, dei reni o del fegato, disfunzioni sessuali maschili, anemia, aritmie, eccesso di colesterolo, la perdita indesiderata di peso e persino gli acufeni. Viene utilizzato anche per trattare le dipendenze dalle sostanze oppiacee. Rinforza il sistema immunitario, migliorare la funzionalità epatica in caso di epatite B e rallenta i processi ossidativi; è un formidabile anti-age e gli atleti lo assumono per migliorare le loro performance. Sono in corso studi sulle proprietà del Cordyceps.

Non sono stati riscontrati effetti collaterali, soprattutto se si assumono prodotti a base di cordyceps per periodi non troppo lunghi. L’importante è informare sempre il medico dell’eventuale assunzione di integratori. È preferibile non utilizzare prodotti contenenti estratti di cordyceps in caso di gravidanza, allattamento, malattie autoimmuni, disturbi emorragici e interventi chirurgici programmati (non sono ancora stati effettuali sufficienti studi per escludere il manifestarsi di effetti collaterali nei casi citati).

Fonti: Airc; Ministero della Salute; AdnKronos; Humanitas Research Hospital.

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