È consuetudine comune pensare che gli alimenti più gustosi siano anche quelli che danneggiano il benessere psico-fisico. Non è sempre vero. Al contrario, i menu della cucina mediterranea sono talmente ricchi da consentire di conciliare gusto e salute.
In estate aumenta il consumo di frutta e di verdura. È lo stesso organismo a richiedere maggiori quantitativi di sostanze idratanti, di sali minerali e vitamine. Un altro alimento che molti di noi consumano più frequentemente in estate è il pesce. Attenzione: il pesce andrebbe consumato due o tre volte alla settimana, indipendentemente dalla stagione in corso.
La cucina di mare ricca di omega3
La cucina di mare è un’ottima idea sempre, a maggior ragione quando le temperature superano i livelli di guardia. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, in estate cambia anche il metabolismo. Le giornate sono più lunghe e si dorme meno. A maggior ragione si ha bisogno di tutti i nutrienti: vitamine, sali minerali, grassi, proteine e carboidrati (le voci sono citate in ordine sparso). Tutti i nutrienti (macro e micro) sono essenziali, soprattutto nelle giornate in cui il caldo induce una maggiore sudorazione e quindi una perdita di liquidi superiore. È fondamentale bere almeno due litri di acqua al giorno e alimentarsi in modo corretto, per poter garantire all’organismo il corretto apporto nutritivo.
Il sonno di qualità favorito dall’alimentazione
Quel che ingeriamo influisce molto anche sul nostro riposo, in particolare sulla qualità del sonno. Un consumo eccessivo di grassi non favorisce il sonno. D’estate meglio mantenersi leggeri, sia a pranzo, sia a cena. Ciò non significa privarsi di alimenti specifici, ma cambiare la frequenza con la quale consumare determinati piatti.
L’olio extravergine d’oliva, per i condimenti, come per la frittura (in questo caso, mescolato all’olio di semi di girasole), il pesce, la frutta e le spezie (ottime in sostituzione del sale) costituiscono una solida base per i menu estivi. A questi alimenti vanno aggiunti i carboidrati (riso e pasta, meglio se integrali, miglio, couscous, etc.). L’avena è una fonte di carboidrati, si digerisce lentamente ma non causa picchi glicemici, che in estate possono essere favoriti dal naturale cambiamento del metabolismo.
Il pesce è un alimento sano che si può acquistare anche a prezzi contenuti. Cercare di scegliere ogni volta specie diverse è preferibile; in questo modo la domanda non si concentra solo su una tipologia di pesce e gli equilibri ittici subiscono danni minori. Privilegiare il pesce a chilometro 0, quando possibile, è una buona abitudine.
Quali pesci preferire in estate
Orate, sogliole, saraghi, acciughe, sarde, totani, triglie, vongole, cozze sono soltanto alcuni dei frutti del mare che si trovano tranquillamente in pescheria, in questo momento dell’anno. Consumare pesce è fondamentale per preservare il sistema nervoso e l’integrità cellulare, così come per tutelare il sistema cardiocircolatorio. Arrosto, al vapore, in umido, il pesce resta una importantissima fonte di omega 3. Il pesce magro, come il merluzzo, e quello d’allevamento ne contengono meno. Sarebbe meglio comprare pesce selvatico.
La biodisponibilità degli alimenti
Non tutti assorbiamo le sostanze nutritive allo stesso modo. Inoltre, ciascun alimento può essere più o meno biodisponibile. La biodisponibilità è la quantità di sostanza o principio attivo contenuto in un alimento, un farmaco o un integratore alimentare che l’organismo è in grado di assorbire, ovvero la parte di alimento o integratore ingerita che il corpo usa per le sue funzioni.
Nel caso del cibo, la biodisponibilità dipende dalle caratteristiche dell’alimento e da quelle dell’organismo. I fattori che possono contribuire a modificarla sono numerosi e si differenziano tra intrinseci (propri della persona) ed estrinseci (che riguardano i cibi). Nell’elenco che segue sono indicati, nell’ordine, i fattori intrinseci e quelli estrinseci.
- Età
- Sesso
- Stato di salute
- Fisiologia dell’organismo
- Peso
- Flora intestinale
- Allergie e intolleranze
- Genotipo (insieme dei geni che compongono il DNA)
- Caratteristiche chimiche dell’alimento
- Tipo di cottura
- Trattamenti subiti in fase di produzione
- Altro
Uno stesso nutriente può essere presente in più categorie di alimenti ma avere una biodisponibilità differente a seconda del cibo che lo contiene e di tutti gli altri fattori appena citati.
La biodisponibilità è uno dei fattori che possono influenzare l’assorbimento di una sostanza, soprattutto se quella sostanza interagisce con altre, che ne limitano la biodisponibilità (può accadere anche il contrario). La frequenza con la quale un alimento viene consumato e la sua biodisponibilità possono influenzare notevolmente il suo assorbimento. In altre parole, possono verificarsi delle carenze di omega3, come di altri elementi. È qui che entrano in gioco gli integratori alimentari.
Cosa sono gli omega 3
Si tratta di grassi polinsaturi essenziali. L’organismo non è in grado di produrre l’acido alfa-linoleico - ALA (loro precursore) e lo assume attraverso l’alimentazione. Gli omega 3 sono presenti nei pesci come le acciughe, lo sgombro, il salmone, le sardine e il tonno. L’ALA può essere assunto anche attraverso il consumo regolare delle noci, dei semi di lino e dell’olio di lino e di soia.
Biolife Omega3 è adatto anche ai vegetariani e ai vegani
Biolife Omega 3 VEGAN è un integratore alimentare a base di olio di canapa, DHA, vitamina E e vitamina D3. L’innovativo prodotto può vantare una formulazione appositamente studiata per fornire il giusto apporto di acidi grassi Omega 3 e vitamine. Elementi che consentono di soddisfare i fabbisogni nutrizionali, anche delle persone vegetariane e vegane. Si tratta infatti di un mix di sostanze perfetto per loro.
I vantaggi di Biolife Omega 3 VEGAN
- La maggior parte dei prodotti che si trovano in commercio è in capsule, mentre Biolife Omega 3 Vegan è in formato liquido. L’assunzione attraverso le gocce garantisce una più veloce e completa assimilazione e biodisponibilità.
- IL DHA utilizzato, inoltre, è di estrazione vegetale e non ittica. Questo garantisce al prodotto un minore impatto ambientale e una maggiore ecosostenibilità, in linea con le esigenze di chi ha a cuore il benessere del pianeta.
- Scegliere gli omega-3 di origine vegetale è un modo per contribuire a ridurre la pesca selvaggia, responsabile, allo stato attuale, dei danni arrecati a molte specie animali marine.
- IL DHA presente in questo prodotto è estratto dalle alghe e ciò garantisce una composizione organolettica migliore e lo rende perfetto, come già evidenziato, per la dieta dei vegetariani e dei vegani.
- Il DHA di origine vegetale è un nutriente fondamentale ed essenziale delle membrane cellulari, in particolare dei sistemi nervosi e dell’occhio, la salute dei quali viene favorita dalla sua assunzione.
- La vitamina E (DL-alfa-tocoferolo) contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo
- La vitamina D3 contribuisce al normale assorbimento/utilizzo del calcio e del fosforo e al normale funzionamento delle cartilagini articolari.
L’assunzione di integratori di omega 3 è efficace se regolare; in genere si possono assumere per due o tre mesi consecutivi. La somministrazione potrà essere prolungata, soprattutto in assenza di effetti collaterali. Naturalmente, il fai da te è sconsigliato. È corretto invece, prima di assumere un qualsiasi tipo di integratore, chiedere consiglio al medico.
Fonti: la Repubblica; Ansa Salute e Benessere; Ministero della Salute.
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