L’allenamento eccessivo può influire sulla fertilità

Aug 09, 2023Nutraceutica Biolife
L’allenamento eccessivo può influire sulla fertilità

Mens sana in corpore sano. È un adagio latino sempre attuale; ricorda quanto la salute dell’organismo umano sia il frutto di connessioni che bisogna mantenere attive tra il corpo e la mente. Non esiste salute fisica che non sia legata a quella mentale. In questo senso, mangiare in modo sano, dormire bene e allenarsi quotidianamente (cioè non trascurare l’attività fisica regolare) sono passi che bisogna compiere per conservare la salute. Curare la propria psiche, stabilire delle buone relazioni sociali e apprezzare il proprio impegno nella vita significa allenare anche la mente.

L’allenamento dei muscoli fa bene alla mente

L’allenamento dell’intelletto va di pari passo con l’allenamento fisico. D’altro canto, l’allenamento muscolare fa bene anche alla mente. Il movimento fisico favorisce il rilascio di endorfine e serotonina, gli ormoni del benessere. Il cervello si attiva meglio che attraverso qualunque altra sostanza. L’attività fisica svolta regolarmente aiuta inoltre a gestire l’ansia e rende più semplice il raggiungimento degli obiettivi, di lavoro e non. La ginnastica insomma aiuta a essere più soddisfatti di sé e più determinati.

Superare i limiti è rischioso

Esistono, tuttavia, dei limiti da non superare, anche nel caso dell’attività fisica. L’attività deve essere differenziata, per uomini e donne, e modellata sulle necessità e possibilità dell’organismo di chi la svolge. Superare i propri limiti fisici, tra l’altro senza la guida di un coach, è tutt’altro che consigliabile. Quando si parla di attività fisica non ci si riferisce all’agonismo o alle prove degli sportivi, che affrontano le sfide dopo una lunga preparazione atletica, monitorata da personale esperto. Si parla di attività moderata, da compiere ogni giorno, allo scopo di conservare la forma fisica e garantire benessere all’organismo, nel suo complesso. Non ci sono record da battere.

Allenamento eccessivo e infertilità

Studi recenti hanno dimostrato come un allenamento eccessivo possa influire sulla fertilità maschile e femminile. Nella donna, un’attività fisica intensa può determinare un abbassamento dei livelli di estrogeni e variazioni di peso che possono favorire l’irregolarità o la scomparsa temporanea del ciclo mestruale.

Che cos’è l’amenorrea

Si tratta dell’assenza del ciclo mestruale. Può essere primaria o secondaria. Nel primo caso, la donna non ha mai avuto il ciclo; nel secondo il ciclo ha subito un’interruzione più o meno lunga.

Quali sono le cause dell’amenorrea

  • Disturbi alimentari
  • Allenamenti eccessivamente intensi
  • Stress
  • Squilibri ormonali
  • Assunzione di determinati farmaci (per es. antidepressivi, chemioterapici, antipertensivi)
  • Alterazioni del peso corporeo
  • Anomalie congenite dell’apparato riproduttivo

Le conseguenze dell’amenorrea

L’infertilità può essere una conseguenza diretta dell’assenza del ciclo. La perdita dei capelli, l’acne, i capelli grassi e altri problemi possono presentarsi in seguito all’amenorrea. La condizione ‘patologica’ viene diagnosticata attraverso una serie di esami, tra i quali il dosaggio ematico degli ormoni e l’isteroscopia.

La prevenzione dell’amenorrea

L’amenorrea e tutti i sintomi a essa legati si possono prevenire con uno stile di vita sano. Tornando all’attività fisica, regolarla in modo che non sottoponga l’organismo a uno stress eccessivo, è una via per prevenire la scomparsa del ciclo mestruale e quindi l’assenza di ovulazione. I problemi di fertilità possono manifestarsi proprio in seguito a un’attività fisica condotta a ritmi elevati. Vengono a crearsi squilibri tra le calorie ingerite e quelle consumate; in questo caso, gli organi non hanno più a disposizione le energie delle quali necessitano per essere efficienti.

L’importanza dello sport per uomini e donne

È importante invece garantirsi una regolare attività fisica, anche quando si programma una gravidanza. Si raccomanda alle donne di allenarsi per cinque giorni alla settimana, per non oltre mezz’ora al giorno. I ritmi devono essere moderati. Questo genere di movimento può favorire la fertilità, a differenza dell’attività intensa che invece può comprometterla. Durante la riproduzione assistita è bene farsi consigliare dai medici. Lo stesso vale per tutte le gravidanze. Per quel che riguarda gli uomini, alcune categorie di sport possono influire sulla fertilità. Si tratta dell’equitazione, dell’alpinismo, del ciclismo, dell’atletica leggera, tra gli altri sport. Quel che è assolutamente controindicato, in tutti i casi, è l’uso degli anabolizzanti. Sostanze pericolose che hanno effetti negativi sulla salute, compresa la capacità di riproduzione.

I prodotti nutraceutici che favoriscono la fertilità

Una buona alimentazione (la dieta mediterranea ne è un esempio) può avere comunque bisogno di sostanze integrative. I prodotti nutraceutici possono sostenere le funzioni degli organi, in caso di carenze o nei periodi di maggiore stress fisico e mentale.

È il caso di Biolife Cordyceps in capsule. Un integratore naturale, adatto anche ai vegani, a base di estratto titolato di Cordyceps sinensis, utile a sostenere la normale funzionalità delle prime vie respiratorie e le naturali difese dell'organismo. Inoltre, il cordyceps possiede un’azione tonica e di sostegno metabolico.

Le finalità per le quali il cordyceps viene impiegato

  • Rispetto all’argomento trattato in questo contenuto, diversi studi clinici evidenziano come il cordyceps sinensis sia in grado di migliorare il livello degli ormoni sessuali, aumentando la carica sessuale e la risposta funzionale degli organi sessuali, nella donna e nell’uomo.
  • Supporta il sistema immunitario e combatte affaticamento e debolezza.
  • È in grado di restituire energia durante la convalescenza.
  • Ha azione protettiva rispetto al cuore e al sistema circolatorio.
  • Contribuisce a supportare i pazienti con insufficienza cardiaca cronica.
  • Aiuta a regolarizzare i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue.

Fonti: Ministero della Salute; Ansa Salute e Benessere; Fondazione Humanitas.

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