Supporti naturali all’attività di videogaming
C’è chi gioca per passione e chi, di quella passione, ha fatto una vera e propria arte, un lavoro. Si tratta di un universo videoludico popolato di appassionati di game e persone che provano a migliorare le proprie abilità manuali, visive e percettive attraverso i videogiochi.
Non solo campioni che si sfidano nelle challenge nazionali e internazionali, ma anche sviluppatori, game designer e produttori di campi virtuali di gioco. Puntano sulla vista le loro possibilità di vittoria e di affermazione professionale;
i loro occhi sono costantemente sollecitati.
Un’altra professione nata negli ultimi anni, nel mondo del gaming, è identificate con il termine streamer:
sono coloro i quali rilanciano sui social le loro partite, particolarmente quelle in diretta.
Poi ci sono i creatori di contenuti e i manager. Si possono citare altri profili ancora, nel settore dei videogiochi, ma si tratta di persone meno a contatto stretto con gli schermi dei device.
E poi, milioni e milioni di utenti, dai bambini agli adolescenti, ai più maturi. Il gioco è trasversale. E lo sono anche i disturbi che possono interessare la vista di queste persone, come di chiunque trascorra molto tempo davanti a uno schermo luminoso (molte categorie professionali).
I disturbi più frequenti nei gamer
- Affaticamento degli occhi
- Mal di testa
- Diplopia momentanea, ovvero visione doppia
- Secchezza degli occhi
- Arrossamento
- Altri fastidi che, se non curati, possono avere serie conseguenze sulle capacità visive
Gli effetti di una prolungata esposizione alla luce blu degli screen (Leggi l'approfondimento) possono essere ancora più importanti nel caso dei bambini. Il complesso dei disturbi che in genere si manifesta può definirsi sindrome visiva da videogioco.
In realtà, gli studi sulla materia sono ancora insufficienti; probabilmente i danni per gli occhi, conseguenza di una video-ludica attività prolungata, non si conoscono ancora del tutto.
I videogiochi hanno infinite potenzialità, alcuni ricercatori ne stanno valutando i benefici a scopo sociale e le possibili applicazioni cliniche. Tuttavia, come per ogni attività, anche in questo caso esiste il rovescio della medaglia.
Aspetti che investono appunto la salute dei videogamer.
Cosa si può fare per prevenire i disturbi alla vista
Se puoi prevenire i disturbi alla vista senza rinunciare alle tue attività quotidiane, perchè non farlo?
Bisognerebbe contenere l’esposizione agli screen, un obiettivo evidentemente assai poco raggiungibile per i videogamer professionisti.
Esistono, tuttavia, strumenti che si possono usare per prevenire danni permanenti agli occhi. Come, per esempio, gli occhiali in grado di schermare la vista, riparandola dalle conseguenze dell’esposizione alla luminosità degli schermi.
Inoltre, può risultare utile integrare nell’alimentazione prodotti naturali che favoriscano la salute della vista, e combattano la stanchezza e la tensione che si generano durante le sessioni di gioco.
Il ruolo dell’alimentazione e integrazione nella vista
È importante alimentarsi correttamente, in modo da garantire all’organismo il giusto apporto di sali minerali e vitamine. La vitamina A è utile alla retina, mangiare quindi cibi contenenti betacarotene (come le carote) può essere d’aiuto per la vista. La frutta di stagione ne contiene in quantità benefiche, si può scegliere tra:
- albicocche,
- mango,
- melone;
il betacarotene è anche nella zucca e nei peperoni.
Le verdure a foglia verde, i broccoli e i cavoli sono una grande fonte di antiossidanti e di altre sostanze importantissime per la salute degli occhi.
Il tuorlo dell’uovo contiene luteina, un carotenoide che protegge gli occhi.
Fondamentali per la vista sono anche:
Sono sostanze presenti in diversi alimenti (ad esempio, cereali integrali, tonno, latte, pollo, etc.).
Gli omega 3 e la salute degli occhi
Altri elementi fondamentali per gli occhi sono gli omega 3, acidi grassi polinsaturi. In particolare, il DHA (acido docosaesaenoico) contribuisce al mantenimento della regolare funzione cerebrale e della normale capacità visiva.
Poiché anche le articolazioni (in particolare delle mani e delle braccia) sono coinvolte nelle attività di videogaming, per lo svolgimento delle quali anche le funzioni cerebrali devono ovviamente essere integre, assumere sostanze (principalmente attraverso il cibo, e poi con gli integratori) che favoriscano tali funzioni può essere di grande supporto.
Integrare nell’alimentazione prodotti nutraceutici può aiutare a potenziare le difese degli occhi, delle ossa e delle articolazioni. Biolife Omega 3 Vegan è un integratore che vanta una composizione innovativa. Tra l’altro, è in grado di contribuire al normale assorbimento e utilizzo del calcio e del fosforo, combatte lo stress ossidativo delle cellule, sostiene le articolazioni e le cartilagini articolari. Contribuisce, infine, alla regolazione dei trigliceridi nel sangue e contrasta i disturbi legati al ciclo mestruale.
Gli ingredienti di Biolife Omega 3 Vegan
- Olio di canapa (Cannabis sativa L., olio da semi)
- Olio algale di DHA (Acido docosaesaenoico)
- Vitamina E (DL-alfa-tocoferolo)
- Vitamina D3 (Colecalciferolo) da alga Cladonia rangiferina
L'Omega 3 di qualità garantita
- La maggior parte dei prodotti in commercio è in capsule, mentre Biolife Omega 3 Vegan è formulato in gocce. Ciò garantisce una più veloce e completa assimilazione e biodisponibilità del prodotto
- IL DHA utilizzato è di estrazione vegetale e non ittica, a garanzia di un minor impatto ambientale e di una maggiore ecosostenibilità
- Poiché il DHA è estratto dalle alghe, la composizione organolettica è migliore
- Il prodotto, inoltre, è adatto a vegani e vegetariani
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