Perché il freddo favorisce le malattie respiratorie. Come potenziare il sistema immunitario

Jan 30, 2023Nutraceutica Biolife
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Le malattie respiratorie sono favorite dal freddo e dall’umidità. È un fatto noto a tutti, meno conosciuta è la relazione tra le basse temperature e le infezioni delle vie respiratorie. Il freddo fa aumentare le possibilità di ammalarsi per lo più in maniera indiretta.

Gli effetti indiretti delle basse temperature sull’organismo

Le temperature rigide, il gelo, la neve e l’umidità spingono a stare al riparo, quindi a passare più tempo in ambienti al chiuso con altre persone. Questi spazi sono generalmente ben riscaldati; le condizioni che si creano al loro interno favoriscono la circolazione e la proliferazione di virus e batteri (questi ultimi sono in realtà penalizzati dal freddo e tendono a riprodursi in misura minore che in altri contesti). I contatti ravvicinati con le altre persone sono appunto il veicolo attraverso il quale i virus si diffondono. Un virus passa da un individuo a un altro anche soltanto attraverso una risata; il Sars-CoV-2 ha dimostrato quanto sia facile la trasmissione mediante le droplets (piccolissime gocce di saliva che vengono emesse mentre si parla, e soprattutto quando si tossisce o si starnutisce).

Gli effetti diretti del freddo sulle vie respiratorie

Il freddo dei Giorni della merla (si dice che il 29-30 e 31 gennaio siano i più freddi dell’anno), le temperature rigide in generale influiscono sulla cavità nasale, abbassandone la temperatura e irrigidendo le ciglia interne che servono normalmente a proteggere. Accade dunque che esse restino immobili, con il muco che ristagna ricco di virus e batteri; si abbassano quindi le difese delle prime vie respiratorie. Gli sbalzi termici (il passaggio dagli ambienti riscaldati all’esterno, quindi a temperature decisamente più basse) penalizzano il sistema immunitario. Anche il riscaldamento degli ambienti domestici e di lavoro tende a far seccare le mucose che quindi sono meno efficienti, una volta a contatto con l’esterno.  

La gola è colpita dal freddo quanto la cavità nasale. Il gelo induce l’organismo alla costrizione dei vasi sanguigni allo scopo di consentirgli di trattenere il calore. Ciò riduce l’afflusso di sangue nelle zone periferiche e nelle alte vie respiratorie, quindi induce anche carenza di cellule deputate alla difesa dell’organismo. Meno difese, dunque, espongono l’apparato respiratorio all’azione dei virus e dei microrganismi.

L’importanza dell’attività fisica

L’esercizio fisico favorisce l’efficienza del sistema immunitario, tuttavia nei mesi freddi si tende a ridurre l’attività fisica, rendendo l’organismo tendenzialmente più vulnerabile. Ci si espone inoltre molto meno alla luce solare, le giornate sono più brevi, spesso piovose o nuvolose. La mancata o ridotta esposizione al sole compromette la sintesi di vitamina D e in generale altri meccanismi che favoriscono l’equilibrio del sistema immunitario.

Le allergie invernali

In più, anche nei mesi freddi si può incorrere in un’allergia (si pensa erroneamente siano relegate al periodo primaverile). I più colpiti sono gli adulti. Le allergie respiratorie sono anzi in aumento, proprio nei mesi autunnali e invernali, per via dei cambiamenti climatici e dell’alta concentrazione dei pollini.

I sintomi dell’allergia respiratoria

  • Rinite
  • Congiuntivite
  • Tosse
  • Prurito al naso e alle orecchie
  • Asma

I fattori che favoriscono le allergie

Gli elementi che provocano le allergie sono prima di tutto l’inquinamento, la tendenza a stare in ambienti con scarsa circolazione di aria e sovraffollati, i gas di scarico delle auto e altri fattori. La conseguenza è l’infiammazione delle mucose respiratorie. Tenere puliti gli ambienti della quotidianità, utilizzando anche dei deumidificatori aiuta a contenere i fenomeni allergici.

Come fronteggiare il periodo invernale

Innanzitutto, bilanciando l’alimentazione e sforzandosi di fare attività fisica, anche in casa. Frutta e verdura (almeno 400-500 gr al giorno) favoriscono il benessere dell’organismo. Occorre inoltre non farsi mancare le proteine (preferibilmente vegetali), i grassi buoni (come quelli contenuti nel salmone non allevato) e idratarsi correttamente. In inverno si tende a bere meno. In ogni caso, se manca lo stimolo della sete non significa che il corpo non abbia bisogno di idratarsi.

Qual è il ruolo della nutraceutica nel sistema immunitario

Esistono inoltre dei prodotti nutraceutici (integratori alimentari contenenti principi nutritivi che hanno effetti benefici sulla salute) che contribuiscono a fronteggiare i microrganismi. Agiscono sul sistema immunitario rinforzando le difese dell’organismo e combattono le infezioni.

Un preparato alimentare a base di estratto titolato di Ganoderma lucidum è senza dubbio utile a sostenere le naturali difese dell’organismo.

Cos’è il Ganoderma lucidum e a cosa serve

Grazie al contenuto di beta-glucani, il fungo saprofita Ganoderma (in Giappone conosciuto con il nome Reishi): 

  • aumenta le difese immunitarie,
  • è un ottimo antinfiammatorio,
  • è in grado di contenere l’ansia e lo stress,
  • combatte i sintomi delle affezioni allergiche.

Biolife Reishi in capsule è un integratore alimentare a base di estratto titolato di Ganoderma lucidum, in grado di sostenere le naturali difese dell'organismo. Il prodotto è adatto anche ai vegani ed è contenuto in un flacone in vetro farmaceutico, per una maggiore ecosostenibilità.

Le potenzialità del fungo non si limitano a quanto già riportato. Il Ganoderma o Reishi  svolge un’azione protettiva nei confronti del fegato, previene le patologie cardiovascolari (risulterebbe efficace in caso di tachicardia e altre aritmie, extrasistoli comprese) e favorisce le funzioni sessuali femminili (stimola le ovaie a produrre gli ormoni femminili carenti e le cellule dell’apparato femminile a migliorarne la sensibilità all’azione ormonale. Pertanto, risulta utile in caso di irregolarità mestruali, infertilità, ovaio policistico e menopausa). Tiene infine sotto controllo i livelli di colesterolo e glicemia.

Il Reishi ha un’azione importante anche sul metabolismo, fungendo da regolatore naturale dei processi metabolici e sostenendo le diete alimentari che mirano a far dimagrire il paziente.

Quali sono i principi attivi di Biolife Reishi

I triterpenoidi e i polisaccaridi sono i composti attivi ai quali si devono gli effetti terapeutici del Reishi. Tra i triterpenoidi, spiccano gli acidi ganoderici e lucidenici, mentre i polisaccaridi più importanti sono i betaglucani. È sempre bene informare il medico dell’assunzione eventuale di integratori alimentari e di farmaci da banco.

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