Sono in arrivo i giorni della merla, i tre giorni più freddi dell’anno. La tradizione legata alle giornate del 29, 30 e 31 gennaio avrebbe origine nel mito di Demetra e Persefone, secondo alcune fonti. Tuttavia, le interpretazioni sono diverse. E in realtà, negli ultimi anni i fatti hanno smentito questa credenza, almeno in Italia, dove a fine gennaio si sono registrate (non sempre ovviamente) temperature piuttosto clementi.
Quest’anno le previsioni meteo annunciano in effetti l’arrivo di correnti molto fredde di provenienza artica proprio nell’ultimo fine settimana di gennaio.
Perché vengono definiti giorni della merla
Le versioni su questo detto sono differenti, ma sembra che una delle fonti sia di derivazione regionale. Si tratta di un racconto il cui personaggio principale è proprio una merla, non il volatile però. Nella prima metà del XVIII secolo un contingente di soldati piemontesi doveva trasportare un cannone attraversando il Po. L’arma era chiamata Merla, a causa del suo colore molto scuro. Sembra che il trasporto fosse reso particolarmente difficile dalle acque agitate del fiume. Negli ultimi giorni di gennaio, tuttavia, le temperature si abbassarono al punto di ghiacciare la superficie del fiume. Fu allora che i soldati riuscirono nell’impresa di far scivolare il cannone dall’altra parte del corso d’acqua, approfittando della sua superficie ghiacciata.
L’altro racconto che avrebbe dato origine al detto riguardante i tre giorni della merla, riguarda un volatile bianco. La merla, appunto, riesce a trovare riparo dal gelo degli ultimi giorni di gennaio, trovando accoglienza in un camino (Fonte Focus).
Secondo altre fonti, il tempo d’attesa della merla e le temperature nei famosi ultimi giorni di gennaio indicherebbero l’arrivo della primavera. Se le temperature in quei tre giorni sono miti, la primavera è in anticipo, altrimenti, in caso di giornate molto fredde, ci si deve aspettare un inverno più lungo.
Quale che sia la ragione per cui si evoca la merla, riferendosi alla fine di gennaio, i fenomeni atmosferici hanno bisogno di un approccio scientifico, tanto più in epoca di cambiamenti climatici. Il caso vuole che quest’anno le previsioni meteo siano in linea con il detto.
Come ci si difende dal freddo intenso
In inverno, soprattutto quando le temperature scendono sotto lo zero, è importante alimentarsi correttamente (come del resto nelle altre stagioni). Aiuta a combattere il freddo ingerire frutta e verdura in quantità consistenti; le vitamine e i sali minerali sono indispensabili per il corretto funzionamento del sistema immunitario.
Altrettanto importante è inserire nel menu le proteine, di derivazione animale e vegetale. Uova, carni per lo più bianche, e legumi. Meglio privilegiare i legumi. I passati di legumi scaldano e fanno bene alla salute. Quanto all’attività fisica, è bene continuare a farla, evitando magari gli spazi outdoor, se non si è abituati al freddo e preferendo il soggiorno di casa o la palestra. Coprirsi molto bene con sciarpe e cappelli, ricordiamo che la maggior parte del calore corporeo si disperde attraverso la testa, è importante per evitare raffreddori e malanni vari.
Quanto alle infezioni, si possono tenere alla larga con le attività di prevenzione che abbiamo adottato durante le fasi acute del Covid, facendo i vaccini ed evitando i contatti con le persone che presentano sintomi. Vale naturalmente anche per l’influenza.
Gli integratori alimentari tengono lontane le infezioni
Un aiuto ulteriore arriva dagli integratori naturali, in particolare dai prodotti della nutraceutica (Nutrizione + Farmaceutica).
Biolife Reishi in capsule, in versione ancora più efficace, è un integratore a base di estratto titolato di Ganoderma lucidum. È ecosostenibile perché contenuto in vetro farmaceutico; è titolato al 50% in polisaccaridi ed è adatto anche a chi segue una dieta vegana. In un momento come questo, caratterizzato dalle temperature molto basse, un integratore che sostenga il sistema immunitario e contribuisca a tenere lontane le infezioni è quanto mai indicato.
Perché assumere Biolife Reishi
- Aumenta le difese immunitarie, quindi contrasta le infezioni virali e batteriche grazie al contenuto di polisaccaridi, e nello specifico dei beta-glucani.
- Agisce come un vero e proprio antinfiammatorio “cortison-like”.
- È utile anche per contrastare i disturbi legati alle reazioni allergiche, essendo in grado di eliminare gli anticorpi allergici patologici, le immunoglobuline E.
- Un altro studio ha confermato la presenza di almeno quattro sostanze, noti come triterpenoidi, che proteggono il fegato.
- Il Reishi è utile per ridurre gli stati ansiosi e l’insonnia.
- Grandi risultati sono stati ottenuti anche sull’apparato cardiovascolare: il Reishi sembrerebbe utile per la prevenzione e cura delle malattie cardiovascolari, in particolare nelle extrasistoli, nelle malattie cardiovascolari e nelle tachicardie.
- Promuove le funzioni sessuali femminili: stimola le ovaie a produrre gli ormoni femminili carenti e le cellule dell’apparato femminile a migliorarne la sensibilità all’azione ormonale. Pertanto, risulta utile in caso di irregolarità mestruali, infertilità, ovaio policistico e menopausa.
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