Nuovi farmaci per il colesterolo alto. Anche gli integratori aiutano

Mar 15, 2023Nutraceutica Biolife
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Il colesterolo è una molecola organica afferente alla famiglia dei lipidi (classe degli steroidi) ovvero dei grassi. Considerarlo un nemico non è corretto, perché la sostanza è nella struttura delle membrane cellulari e si trova quindi in tutti i tessuti dell’organismo umano.

I livelli di colesterolo che fanno preoccupare

Diventa un nemico quando i livelli di colesterolo nel sangue superano determinati parametri (è fisiologico entro i 200 mg/dl; il riferimento è al valore del colesterolo totale). Sopra questa ‘soglia’, il dato diventa preoccupante quando tocca i 230 mg/dl. Nella fascia intermedia, occorre avere qualche cautela, per esempio fare qualche piccola correzione alla dieta. Il colesterolo che preoccupa è quello cosiddetto cattivo, l’LDL.

Ipercolesterolemia e precondizioni

L’ipercolesterolemia interessa una larga parte della popolazione mondiale. Molte persone hanno, in ogni caso, livelli fuori norma (anche se lievemente) della sostanza lipidica nel sangue, una condizione che in qualche caso può essere l’anticamera dell’ipercolesterolemia.

I trattamenti tradizionali non sono sempre efficaci

Inoltre, non tutti i pazienti in cura per ipercolesterolemia rispondono ai farmaci loro somministrati. Anzi, più dell’80% di loro non riesce a tenere sotto controllo il colesterolo LDL né con le statine, né con altre terapie ipolipemizzanti.

Le linee guida dell’ESC/EAS per i pazienti a rischio

Le indicazioni ESC/EAS forniscono una serie di raccomandazioni su come ridurre i livelli lipidici nel sangue, seguendo stili di vita più adatti e assumendo (quando il caso lo richiede) determinati farmaci.

I valori da considerare sono i seguenti: i pazienti a rischio molto alto dovrebbero riuscire a raggiungere l’obiettivo di <55mg/dL di colesterolo LDL, mentre quelli ad alto rischio dovrebbero riuscire a stare nel valore <70mg/d.

Cosa sono le statine e quali sono gli altri trattamenti

  • Le statine sono farmaci che bloccano la produzione di colesterolo cattivo (LDL) e potenziano la capacità del fegato di liberare l’organismo da quello già presente nel sangue.
  • Esistono inoltre farmaci che sono definiti sequestranti della bile. Queste sostanze sono in grado di legarsi ai sali biliari che contengono colesterolo da eliminare (almeno una parte); fanno in modo che esso non sia riassorbito dall’intestino. Il colesterolo LDL, dunque, viene espulso con le feci e i livelli ematici, di conseguenza, scendono.  
  • La niacina inoltre riduce i livelli di colesterolo totale e di LDL (Fonti: Linee Guida ESC/EAS; Humanitas).

L’ultima novità è l’associazione acido bempedoico (rimborsabile) - ezetimibe

La novità più recente riguarda l’acido bempedoico e l’ezetimibe. Il primo è un principio attivo che si impiega per trattare l’ipercolesterolemia e le dislipidemie. L’ezetimibe è un farmaco che serve per ridurre l’assorbimento intestinale del colesterolo. Si usano in particolare nei pazienti per i quali le statine non sono state efficaci o in coloro i quali non le tollerano. I due principi, somministrati in associazione, hanno dato ottimi risultati nei pazienti ad alto e molto alto rischio di malattie cardiovascolari. Infarti, ictus e malattie ischemiche sono favorite da livelli elevati di colesterolo nel sangue.

Negli studi è stata osservata una riduzione di circa il18% del colesterolo LDL con le statine ad alta intensità e una riduzione fino al 28% nei pazienti che non assumevano statine. L'associazione fissa acido bempedoico/ezetimibe ha dimostrato una riduzione del 38% circa rispetto al placebo, in aggiunta alla terapia ipolipemizzante. La nuova molecola, l'acido bempedoico, ha dimostrato un'alta efficacia per la riduzione del colesterolo nei pazienti intolleranti alle statine, pari a circa il 10%, a livello globale. Sono questi i risultati di una ricerca – il trial CLEAR Outcomes – pubblicati sul New England Journal of Medicine (Fonte: Ansa).

Sembra che si tratti del primo lavoro di ricerca di questo tipo. Si concentra sui pazienti che non possono assumere statine, per trattare l’ipercolesterolemia. L’altra notizia importante, per tutti i pazienti, arriva dall’AIFA, che ha approvato la rimborsabilità dell’acido bempedoico.

Come fare per prevenire le malattie cardiache

  • Conservare regolari livelli di colesterolo nel sangue.
  • Evitare quinti l’ipercolesterolemia.
  • Per garantirsi una condizione di equilibrio lipidico è importante seguire un’alimentazione ricca di frutta e verdura, legumi, proteine vegetali e povera di grassi saturi. Limitare il consumo delle carni rosse è una buona strategia, così come contenere il consumo degli insaccati e privilegiare l’assunzione di pesce azzurro e verdure crude. Limitare anche il consumo di prodotti eccessivamente zuccherati aiuta moltissimo. I dolci si possono mangiare, ma è meglio evitare di farlo tutti i giorni. Inserire nella dieta prodotti integrali e frutta secca può aiutare ad abbassare i livelli di lipidi. In ogni caso, si tratta di alimenti salutari (frutta fresca e secca, verdure, legumi e pesce), che influiscono sull’attività degli organi, in molti casi favorendola. I metodi di cottura più indicati per tenere sotto controllo il colesterolo e gli altri lipidi sono la grigliatura, la cottura a vapore e la bollitura. Sono metodi che non prevedono l’uso di grassi (Fonti: ISS; Fondazione Policlinico Agostino Gemelli; Humanitas).

L’integratore Biolife Tribulus titolato al 90% in saponine attive

C’è inoltre la possibilità di integrare nella dieta prodotti della ricerca nutraceutica in grado di favorire la riduzione del colesterolo (quando si assumono integratori, è bene informare il medico).

Biolife Tribulus Terrestris (con estratto della pianta appartenente alla famiglia delle Zygophyllaceae) è un integratore adatto anche ai vegani, con alta titolazione di saponine attive (90%), a differenza della maggior parte dei prodotti disponibili in commercio, che hanno una titolazione ridotta. Oscilla generalmente tra il 40 e il 60%.

Cosa sono le saponine

Sono glicosidi terpenici di origine vegetale contenuti in moltissime piante. Sembra che le saponine rappresentino per i vegetali una sorta di schermo contro l’aggressione dei funghi. Vengono utilizzate in cosmetica e nell’industria farmaceutica.

  • Il Tribulus agisce sui lipidi e contribuisce alla prevenzione delle malattie cardiache.
  • Alle saponine del Tribulus Terrestris vengono attribuite anche proprietà ipoglicemizzanti, in quanto l’integratore è in grado di ridurre significativamente i livelli sierici di glucosio, di trigliceridi e di colesterolo. Protegge inoltre i tessuti dai danni dei radicali liberi. Un ulteriore effetto significativo è stato mostrato nel supporto offerto al trattamento di varie malattie cardiache: malattia coronarica, infarto miocardio, arteriosclerosi cerebrale, trombosi.

Il Tribulus  fa bene agli sportivi e combatte la stanchezza

Il Tribulus contribuisce a incrementare, in modo naturale, la massa muscolare. Ha inoltre azione tonica e di sostegno metabolico, in caso di stanchezza fisica e mentale.

Il Tribulus favorisce la fertilità maschile e femminile

  • Biolife Tribulus Terrestris è un integratore utilissimo per aumentare in maniera endogena il livello di testosterone. Aumenta la spermatogenesi, cioè la maturazione delle cellule germinali maschili; favorisce la regolazione della libido e il miglioramento dell’ovulazione.
  • Favorisce la diuresi e contribuisce a regolare la pressione arteriosa.
  • Il Tribulus ha proprietà diuretiche, è un ottimo supporto alle cure per le malattie renali e controlla i valori della pressione arteriosa.

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