La miosite autoimmune è una patologia rara a carattere infiammatorio e reumatico. Può colpire i tessuti connettivi, la muscolatura ma anche gli strati cutanei, generando in quest’ultimo caso dermatomiosite.
La malattia è causata principalmente da un disordine del sistema immunitario, il quale causerà danni, debolezza e infiammazione a tessuti, organi ma anche articolazioni e vasi sanguigni.
Il suo esordio è frequente tra i 45 e i 55 anni e sono molto spesso le donne ad esserne maggiormente colpite.
Osserviamo più dettagliatamente le caratteristiche della miosite e come trattarla con metodi naturali.
Tipologie e caratteristiche della miosite
La miosite autoimmune può presentarsi nell’individuo in varie forme ma soprattutto, può avere differenti caratteristiche e livelli di aggressività. Vediamo le più comuni:
Polimiosite: malattia infiammatoria tipica degli adulti tra i 30 e i 60 anni. Causa un intenso indebolimento muscolare soprattutto a carico delle spalle, gambe e tronco, rendendo difficoltosi anche i movimenti più semplici. Nelle forme più gravi può colpire anche organi importanti come cuore, polmoni ed esofago.
Dermatomiosite: tipologia di miosite che può colpire sia gli adulti che i bambini. In associazione alla debolezza muscolare, causa un caratteristico rash cutaneo rosso-violaceo nelle aree del viso, collo, palpebre e mani.
Miosite da corpi inclusi: è una forma più rara e invalidante che tende a manifestarsi dopo i 50 anni di età, ha una progressione lenta che però porta a danni irreversibili nel tempo. Può aggredire principalmente gli arti superiori e inferiori, le mani e i piedi.
Miosite necrotizzante autoimmune: è caratterizzata da danni muscolari gravi e rapidi. Molto spesso è associata all’utilizzo di alcuni farmaci.
Sintomi e cause della miosite
Le cause della miosite autoimmune non sono ancora oggi completamente conosciute; tuttavia, la ricerca ha osservato un’importante correlazione tra i seguenti fattori:
Predisposizione genetica: le persone con una storia familiare di malattie reumatiche o autoimmuni dispongono di un maggiore rischio di sviluppare la miosite.
Infezioni batteriche o virali: le infezioni ad opera di particolari microrganismi possono agire come fattori scatenanti e generare un’alterata risposta immunitaria. Poniamo l’esempio del virus Epstein-Barr, responsabile della mononucleosi.
Esposizione a sostanze chimiche: particolari sostanze, come pesticidi o solventi, possono aumentare il rischio di sviluppare malattie autoimmuni.
Farmaci: alcuni principi attivi sono stati collegati all’aumento del rischio di sviluppare miosite necrotizzante autoimmune.
Fumo: il fumo di sigaretta può alterare il meccanismo di risposta del sistema immunitario.
Il sintomo iniziale della miosite consiste in un progressivo affaticamento, difficoltà nei movimenti e spesso si sviluppa in simmetria, può colpire ad esempio entrambe le spalle, entrambe le gambe o entrambi i piedi. Altri sintomi che si possono riscontrare sono: debolezza muscolare, dolore e indolenzimento muscolare, rash o eruzioni cutanee, disturbi articolari e, nei casi più gravi, difficoltà respiratorie e della deglutizione.
È importante ricordare che le forme più lievi di miosite si manifestano con un decorso molto lento; pertanto, se il paziente viene immediatamente trattato con le opportune terapie, la patologia avrà maggiori possibilità di rientrare. I medici possono effettuare una valutazione mediante analisi di laboratorio, per rilevare i livelli di anticorpi e attraverso esami specifici come elettromiografia, risonanza magnetica per immagini e biopsia del tessuto muscolare per una corretta e rapida diagnosi.
Trattamento della miosite autoimmune
La miosite autoimmune è una patologia complessa e variabile che richiede molto spesso un trattamento tempestivo e continuativo nel tempo per prevenire danni muscolari irreversibili e preservare la funzionalità.
Inoltre, la malattia può conclamarsi in modalità differente per ogni singolo paziente; pertanto, il trattamento dovrà essere personalizzato in base alle caratteristiche della miosite e alla reazione di ciascun individuo.
Il suo intervento è comunque concentrato sull’assiduo controllo dell’infiammazione muscolare, la gestione dei sintomi e il miglioramento della forza. Medici e specialisti valuteranno con cura le migliori terapie farmacologiche (optando ad esempio per gli immunosoppressori) e riabilitative, da sostenere con la massima costanza.
Medicina naturale e terapie complementari
Oggi, medicina tradizionale e medicina naturale lavorano in sinergia per il raggiungimento di risultati sempre più soddisfacenti contro le patologie e in generale per la salute.
L’AHCC, ad esempio, è un estratto dal micelio del fungo SHITAKE che interviene diminuendo i processi infiammatori dell’organismo, un aspetto fondamentale contro le patologie autoimmuni. Inoltre è noto per le sue spiccate proprietà immunostimolanti e immunomodulanti che migliorano le capacità di risposta dell’organismo contro la miosite autoimmune.
La Perilla inoltre è una pianta medicinale utilizzata da secoli per le sue straordinarie proprietà antinfiammatorie, antivirali e antiossidanti.
NKlife AHCC® soluzione orale è formulato con entrambi questi principi naturali ed è ideale per potenziare le difese immunitarie e combattere l’infiammazione.
Infine, non è assolutamente da sottovalutare l’importanza delle terapie riabilitative, fondamentali per un corretto recupero motorio.
La fisioterapia, ad esempio, è necessaria per migliorare la forza fisica e per prevenire l’atrofia muscolare; allo stesso tempo, la terapia occupazionale aiuta i pazienti a preservare la loro autosufficienza e a coltivare le attività della loro vita quotidiana.
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