L’ipocalcemia è una condizione patologica caratterizzata da una ridotta concentrazione di calcio nel sangue e si presenta con un valore più basso di 8,8 mg/dl.
L’insufficienza di calcio non è estremamente comune ma può verificarsi con maggiore frequenza in particolari condizioni di salute come ad esempio disturbi dell’assorbimento, trattamenti farmacologici o chirurgici, gravidanza e allattamento.
Ma perché il calcio è così importante e perché l’ipocalcemia se non trattata può diventare davvero pericolosa? Scopriamo di più.
Il calcio
Il calcio è un minerale essenziale classificato tra gli elementi più importanti per un corretto funzionamento dell’organismo. Si presenta nel sangue in due forme principali: il calcio ionizzato, forma biologicamente attiva e responsabile delle funzioni specifiche e il calcio legato a proteine plasmatiche, che non si presenta in forma attiva ma può essere liberato se necessario, come in caso di cambiamenti del pH nel sangue oppure malattie metaboliche che richiedono un bilanciamento dei livelli di calcio.
Le funzioni specifiche del calcio comprendono:
- Il mantenimento della salute delle ossa e dei denti: durante l’infanzia e nell’età adulta, il calcio è essenziale per lo sviluppo e la struttura delle ossa e dei denti; inoltre, contribuisce alla prevenzione dell’osteoporosi.
- Trasmissione degli impulsi nervosi: il calcio interviene per un corretto funzionamento del sistema nervoso e ne promuove la comunicazione tra le cellule.
- Contrazione muscolare: il minerale è fondamentale per una corretta attività della muscolatura e ricordiamoci che il cuore è un muscolo!
- Coagulazione del sangue: previene le emorragie e favorisce la guarigione in caso di ferite.
Cause e sintomi dell’ipocalcemia
Le cause dell’ipocalcemia possono essere numerose e complesse, tuttavia, le più importanti da considerare ed analizzare riguardano principalmente il metabolismo del calcio, la vitamina D, l’attività delle paratiroidi e il funzionamento dei reni.
Analizziamo le cause principali dell’ipocalcemia.
La disfunzione delle ghiandole paratiroidi è sicuramente la causa più comune, infatti, se la produzione del paratormone (PHT) ad opera delle stesse non è sufficiente, si osserverà una progressiva diminuzione dei livelli di calcio. Un’ altra causa fondamentale è la carenza di vitamina D, indispensabile per l’assorbimento di calcio nell’intestino: questa condizione si presenta spesso in soggetti con scarso accesso alla luce solare oppure con patologie gastrointestinali.
È importante specificare che anche i reni sono coinvolti nell’attivazione della vitamina D, pertanto, l’insufficienza renale o l’insufficienza renale cronica è da considerare un'altra causa principale.
Infine, determinate tipologie di farmaci, in particolare diuretici, antiepilettici e chemioterapici possono alterare la quantità di calcio nel sangue e possono causare patologie associate al malassorbimento, in particolare, celiachia e morbo di Crohn.
Quali sono i sintomi a cui prestare attenzione?
In molti casi i sintomi dell’ipocalcemia si sviluppano gradualmente e possono variare in base alla gravità della patologia da lievi a gravi. In particolare si osservano:
- Crampi e spasmi muscolari
- Sensazione di intorpidimento o formicolio
- Secchezza della pelle
- Fragilità delle unghie
- Disturbi dentali
- Aritmie cardiache
- Ansia, irritabilità e sbalzi di umore
Trattamento dell’ipocalcemia e diagnosi
Una diagnosi accurata di ipocalcemia ad opera del medico o specialista si svolge mediante esami del sangue, valutazione dei sintomi e storia clinica del paziente. Solitamente si aggiungono anche test specifici sulla funzionalità renale ed endocrina. Se i livelli ematici di calcio sono lievemente bassi e il paziente non riscontra sintomi gravi, molto spesso si suggerisce una integrazione specifica a base di calcio assunto oralmente come: calcio carbonato o citrato di calcio.
Inoltre anche la vitamina D è essenziale per trattare l’ipocalcemia mediante integratori quali: ergocalciferolo o colecalciferolo per migliorare l’assorbimento di calcio a livello intestinale. Quando l’ipocalcemia si presenta con sintomi gravi e persistenti è necessario invece intervenire mediante calcio endovenoso; in questo caso la somministrazione avviene lentamente e sotto monitoraggio medico. Durante questa terapia molto spesso è necessario controllare i livelli di calcio nel sangue con frequenza ravvicinata e i segni vitali del paziente.
Prevenzione
L’ipocalcemia non è una patologia completamente prevedibile; tuttavia, prestare regolarmente attenzione all’alimentazione e alla scelta di una giusta integrazione è molto importante.
Gli alimenti ricchi di calcio che possiamo includere nella nostra dieta sono ad esempio i latticini, le verdure a foglia verde e larga, il pesce, la frutta secca e i cereali; infine, un eccellente integratore alimentare a base di Vitamina D3 e K2 è rappresentato da Biolife Vitamin D3+K2 VEGAN che aiuta a sostenere il mantenimento dei fisiologici livelli di calcio nel sangue.
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