Le malattie respiratorie sono in aumento, in Italia. Un trend simile a quello di altri Paesi europei ed extraeuropei. L’inquinamento atmosferico e i fenomeni climatici straordinari, come le temperature elevate anche in periodi dell’anno in cui le medie stagionali sono generalmente più basse, contribuiscono a determinare una situazione piuttosto critica.
La Società Italiana di Pneumologia - Italian Respiratory Society (Sip-Irs) ha raccolto e confrontato i dati di diversi studi condotti in Italia, sull’argomento, giungendo alla conclusione che il numero delle persone che manifestano problemi (dai più ‘banali’ ai più seri) alle vie respiratorie sia in crescita. L’esposizione prolungata all’inquinamento, nelle città industriali e nelle metropoli, dove è alta la concentrazione del traffico veicolare, accorcia la vita. Ci si ammala anche in giovane età; si è costretti a convivere a lungo con patologie croniche, come la broncopneumopatia ostruttiva, sperimentando un considerevole calo della qualità della vita.
Le malattie croniche determinano un calo della qualità della vita
Una malattia cronica indebolisce il sistema immunitario, esponendo il paziente ad altre patologie. Il quadro che la Società di Pneumologia traccia è fosco. I dati raccolti e processati mettono in evidenza un legame stretto tra l’inquinamento atmosferico, il riscaldamento climatico e il numero di pazienti che ricorre alle cure mediche, il numero di decessi.
Secondo gli studi, l'esposizione cronica al particolato Pm10 aumenta di 2,96 volte il rischio di sviluppare Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva); quella al Pm 2.5 fa crescere di 2,25 volte il rischio di rinite e di 4,17 volte quello di espettorato cronico.
Alla luce di queste evidenze, è necessario che i cittadini siano più informati, che lo siano anche gli stessi operatori sanitari. L’interazione medici-cittadini è essenziale per la diffusione di buone pratiche, per la promozione della prevenzione. La consapevolezza è sempre il primo passo in direzione del miglioramento delle condizioni di vita del singolo e delle comunità.
Che cos’è la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
Si tratta di una malattia piuttosto seria, causata da una combinazione di fattori. Oltre alla predisposizione genetica, concorrono a generare questa patologia abitudini poco salutari (come il fumo di sigaretta e una dieta povera di antiossidanti) e specifiche condizioni ambientali. Anche l’obesità può favorire la BPCO. La malattia riguarda i bronchi e i polmoni e non è reversibile.
L’insufficienza respiratoria è un sintomo/conseguenza della BPCO. I problemi respiratori che la patologia comporta possono essere piuttosto seri.
I sintomi più comuni
- Tosse
- Muco
- Respiro sibilante
- Affanno e costrizione toracica
Per la diagnosi è opportuno sottoporsi a una spirometria e a un test di broncodilatazione, seguiti da altri eventuali esami. Una volta diagnosticata la patologia, il medico prescrive la terapia farmacologica più adatta. Tuttavia, i farmaci non bastano. Occorre intervenire sullo stile di vita, partendo dalle abitudini quotidiane, anche quelle tenute a tavola. Un’alimentazione ricca di vitamine, minerali, antiossidanti e un corretto apporto di proteine sono fortemente consigliati.
Cos’è l’espettorato cronico
È una condizione che causa non pochi disagi. Si può parlare di espettorato cronico quando si ha una tosse che produce espettorato per tre mesi (minimo) in un arco di tempo che generalmente si valuta di due anni di seguito. I pazienti che riferiscono tali sintomi dovrebbero essere sottoposti a esami specifici; il primo che viene indicato dal medico è l’esame dell’espettorato. Esso può fornire indicazioni importanti sul tipo di malattia che affligge il paziente.
Cos’è l’espettorato
È l’insieme delle secrezioni delle mucose che rivestono laringe, trachea e bronchi espulse attraverso la bocca, con la tosse. A volte si tratta del contenuto delle cavità alveolari dei polmoni.
Prevenire le malattie respiratorie
La prevenzione prevede naturalmente l’eliminazione delle fonti inquinanti, o meglio la possibilità di evitare l’esposizione alle fonti inquinanti, un cambio della dieta, con l’introduzione di alimenti contenenti antiossidanti, sali e vitamine e una regolare attività fisica.
I cibi ricchi di carotenoidi (potenti antiossidanti)
- Frutta e verdura di colore giallo/arancio
- Verdure a foglia verde
- Gli alimenti con vitamina C
- Pomodori (contengono anche il licopene)
- Agrumi
- Kiwi
- Peperoni, spinaci e asparagi
- Cavoli
I tocoferoli sono presenti nei seguenti alimenti
- Frutta secca e uova
- Mais e soia
Alimenti con acido lipoico
- Patate e broccoli
- Spinaci
- Carni rosse
Il manganese si trova in molte spezie, comprese lo zenzero e lo zafferano, ma è anche nel pepe, nelle erbe aromatiche e nel germe di grano.
Alimenti con selenio
- Pesce e pollo
- Latte e cereali
Il rame è presente, tra gli altri, nei cibi che seguono
Molluschi, legumi, frutta secca
Lo zinco si trova in alcuni cibi, tra i quali il latte, il tacchino, i frutti di mare, i legumi.
Si può consultare il medico per chiedergli consiglio sugli eventuali integratori da assumere per aiutare l’organismo a disintossicarsi, a liberarsi delle sostanze nocive.
L’integratore in grado di disintossicare e riparare le cellule
Oxylift in gocce è un integratore alimentare utile a favorire i processi di riparazione cellulare e di potenziamento delle attività proprie dei tessuti. Oxylift è un composto di enzimi, aminoacidi, minerali in traccia colloidale, ossigeno ed idrogeno.
Le sue principali funzioni
- Potente azione antiossidante
- Alimentazione diretta delle cellule
- Effetto disintossicante
- Agevola e potenzia il lavoro cellulare
- Coadiuvante nel processo di guarigione
Fonti: Società Italiana di Pneumologia; Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri; Federazione Italiana della Pneumologia onlus; Epicentro ISS Salute; MSD; Ministero della Salute
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