Si alimentano attraverso il sangue dei mammiferi, degli uccelli e dei rettili. Sono piccoli parassiti, della famiglia degli aracnidi e non è purtroppo difficile incontrarli, se si trascorre del tempo all’aperto. Un’attività che è favorita dalle temperature estive, molto piacevole, ma non esente da rischi. Come quello, appunto, di imbattersi in una zecca, esserne punti e sviluppare una qualche infezione. Sì, perché le zecche sono pericolose proprio perché veicolo di patologie, anche gravi. Bisogna sottolineare che nella maggior parte dei casi le punture delle zecche sono innocue.
Andare dal medico se si sospetta puntura di zecca
L’aracnide si aggrappa alla pelle e può restarvi anche diversi giorni. Quando si sospetta di essere stati attaccati da una zecca (non è facile accorgersene), la prima cosa da fare è recarsi dal medico. Egli ispezionerà la porzione di pelle dove si presume di essere stati punti e dove si suppone si trovi il parassita, per individuarlo ed eliminarlo. Più a lungo la zecca resta sulla pelle, più crescono le possibilità di trasmissione di un agente patogeno e di conseguenza di sviluppo di una malattia.
Quali sono i sintomi che rivelano il contatto con le zecche
La pelle interessata dal morso del parassita si presenta arrossata, gonfia e prude. Nei casi più seri, ai precedenti possono associarsi altri sintomi: febbre, astenia, dolori muscolari, debolezza. Il quadro può peggiorare rapidamente, se non si interviene con tempestività.
Può capitare di non accorgersi di avere una zecca sulla superficie della pelle. È importante, per evitare il contatto con il parassita, cospargersi di sostanze repellenti, indossare abiti che coprano il più possibile ed evitare di camminare nell’erba con calzature aperte.
Quando compaiono le malattie veicolate dai parassiti
Dopo aver trascorso del tempo all’aperto, ispezionarsi le gambe e le braccia, per individuare eventuali parassiti può essere una buona abitudine. Anche perché non sempre le malattie veicolate dalle zecche si manifestano immediatamente. A volte può capitare che si presentino diversi mesi dopo il morso. È il caso del morbo di Lyme.
Quali malattie può trasmettere la zecca
Oltre alla malattia di Lyme e all’encefalite da zecca, esistono altre patologie delle quali i piccoli aracnidi possono essere portatori.
- Rickettsiosi (Gruppo di malattie esantematiche causate da rickettsie, batteri trasmessi dalle zecche infette. Possono causare febbre, brividi, mal di testa, malessere generale, esantema maculo-papuloso anche alla pianta dei piedi). Generalmente l’infezione si cura con gli antibiotici. In meno del 3% dei casi può risultare fatale, soprattutto in assenza di trattamento.
- Anaplasmosi (Come l’ehrlichiosi, è una patologia che può causare un’eruzione cutanea. I sintomi sono molto simili a quelli descritti per la rickettsiosi; l’anaplasmosi può determinare problemi di coagulazione diffusa e gravi disfunzioni agli organi, convulsioni e coma. I decessi si verificano in casi rari). Un sistema immunitario debole o depresso può favorire lo sviluppo della malattia o il suo peggioramento. Se non si ricorre quanto prima ai farmaci, la prognosi può risultare meno favorevole.
- Babesiosi (è causata da un microrganismo chiamato Babesia; presenta sintomi simili a quelli della malaria. La prognosi è peggiore nelle persone affette da AIDS. Si cura con gli antibiotici).
Come rimuovere una zecca
Se non è possibile recarsi dal medico, è importante procedere autonomamente, allo scopo di rimuovere quanto prima la zecca. Munirsi quindi di una pinzetta e cercare di tirare delicatamente verso l’alto l’aracnide. Fare attenzione a non strapparla o premerla. Una volta eliminato il parassita, si procede con un’accurata disinfezione della parte, lavandosi prima le mani. Conservare il parassita in una bustina può essere una buona idea; potrebbe tornare utile esaminarlo. Recarsi comunque dal medico appena possibile è raccomandato, per avere consigli sul modo di procedere, per verificare che l’estrazione del parassita sia avvenuta correttamente.
Cosa fare per rinforzare il sistema immunitario
NKlife AHCC® è un integratore alimentare naturale molto utilizzato in medicina e in particolare in oncologia, ginecologia e scienze dell’alimentazione. AHCC® è un composto immunomodulante naturale derivato da una frazione unica, appositamente coltivata, di micelio di funghi medicinali. È stato clinicamente dimostrato il suo ruolo nel rafforzare e supportare il sistema immunitario.
Viene pertanto utilizzato come integrazione in oncologia e nella terapia per le malattie influenzali, aumentando l’efficacia della risposta anticorpale nei vaccinati e non vaccinati.
AHCC® è supportato da oltre 20 studi clinici umani e da più di 40 pubblicazioni su riviste indicizzate. Negli ultimi dieci anni, è stato ampiamente utilizzato come ingrediente di integratori alimentari, quali l’NKlife AHCC®. Studi sull’uomo e sugli animali hanno dimostrato che AHCC® aumenta il numero e l’attività dei Natural Killer (NK), delle cellule dendritiche con la produzione delle relative citochine, e che supporta la risposta immunitaria complessiva.
Quali sono le proprietà di NKLife AHCC®
L’AHCC allevia i sintomi della chemioterapia e costituisce un supporto per le cure seguite dai pazienti oncologici in fase di remissione o in follow up; è un naturale disintossicante del fegato; può aiutare a contenere il livello degli zuccheri nel sangue; a contrastare lo sviluppo del Papilloma Virus. È inoltre un formidabile antiossidante e normalizza i livelli dell’emoglobina glicata aiutando, in questo modo, a prevenire l’insorgenza di complicazioni del diabete. L’AHCC sostiene il sistema immunitario, contribuendo all’efficiente funzionamento dello stesso. Queste sue caratteristiche rendono i prodotti a base dell’estratto di fungo Shiitake particolarmente preziosi nei periodi dell’anno in cui le difese dell’organismo sono messe a dura prova. Migliorando le prestazioni del sistema immunitario, l’AHCC allevia anche i sintomi di malattie croniche e difficilmente curabili.
Tra gli integratori attualmente disponibili, il prodotto NKLife AHCC® è tra i migliori; non contiene glutine e le sue capsule sono vegetali. Contengono 100% di estratto del fungo Lentinula Edodes, altrimenti definito Shiitake.
NKLife AHCC® ha effetti collaterali?
Gli integratori NKLife a base di AHCC® sono sicuri e non tossici. Non vi è alcun rapporto che indichi una possibile controindicazione nell’uso di AHCC®, anche in combinazione con la chemioterapia. Non sono disponibili studi sull’assunzione in stato di gravidanza e durante l’allattamento. Pertanto, si consiglia di non assumere tali integratori in questi casi.
Fonti: Epicentro ISS; MSD; la Repubblica; Treccani
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