Le restrizioni conseguenti alle misure di contenimento del SARS-CoV-2 hanno impedito a molte persone di fare attività fisica con regolarità. I primi a risentirne sono muscoli e ossa. L’impossibilità di uscire di casa, nel periodo del lockdown e, in seguito, gli spostamenti limitati allo stretto necessario hanno influito anche sul tono dell’umore.
Si sa che una passeggiata di almeno mezz’ora al giorno aiuta molto, non soltanto i muscoli e le articolazioni. Tuttavia, possiamo dare una mano alle ossa ricorrendo agli integratori alimentari a base di vitamina K (o naftochinone).
L’organismo non è in grado di produrla autonomamente; va quindi assunta attraverso la dieta, cioè consumando le giuste quantità di pomodori, spinaci, cavoli e cime di rapa. Quando è richiesta dall’organismo, viene rilasciata in piccole dosi dall’intestino e dal fegato. La vitamina liposolubile assicura la corretta funzionalità delle proteine che formano le ossa. Disturbi digestivi oppure l’uso prolungato degli antibiotici possono essere responsabili di carenze della vitamina K. Al contrario, dosi eccessive di vitamina possono dar luogo a problemi, come vomito, anemia, trombosi, sudorazione fuori dalla norma, vampate di calore e senso di oppressione al petto.
In base alla loro origine e funzione cataloghiamo le vitamine K in tre gruppi:
- Vitamina K1 o fillochinone. Si assume attraverso i vegetali, di cui è la componente principale.
- Vitamina K2 o menachinone. Viene sintetizzata dai batteri intestinali ed è di origine naturale. Essendo già presente nel microbioma, la sua assunzione dall’esterno è superflua.
- Vitamina K3 o menadione. Di origine sintetica, viene usata a scopo medico per contrastare le malattie della coagulazione.
Il ruolo della vitamina K 1
La vitamina K1 è la più importante. La si può assumere attraverso il cibo e/o specifici integratori.
La vitamina K1 migliora la coagulazione del sangue; la sua carenza potrebbe portare all’insorgenza di un’emorragia, anche in caso di ferite non gravi, come quelle che spesso si formano a livello intestinale.
Gli studi hanno dimostrato che la K1 ha effetti benefici sulle ossa e sulla memoria. In particolare, la vitamina K attiva l’osteocalcina, una proteina che si trova nelle ossa. Una carenza di K1, pur in presenza di un corretto dosaggio di calcio nell’organismo, può essere causa di osteoporosi. Inoltre, questa importantissima vitamina attiva diverse proteine, tra cui la Matrix Gla Protein (MGP), che si trova all’interno del sistema vascolare, un forte inibitore della calcificazione. È quindi importantissima per la salute cardiovascolare; in alcuni casi ha contribuito a far regredire le calcificazioni già presenti nelle arterie che, se non trattate, portano all’aterosclerosi.
La vitamina K1, inoltre, stimola la rigenerazione del sistema nervoso, aiutando a preservare l’efficienza della memoria. Nella popolazione anziana l’integrazione della vitamina K diviene fondamentale.
L’importanza dell’abbinamento della vitamina K con la D
È facile trovare in commercio integratori che associano la vitamina K e la D. La combinazione di D3 e K2 rinforza le difese immunitarie e favorisce il benessere delle ossa e della memoria. Per queste ragioni è un prodotto adatto a tutte le età, compresa quella avanzata. Chi ha una dieta poco equilibrata, può trarre giovamento dall’assunzione di questo genere di integratori.
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