Riflessi rallentati, mancanza o difficoltà di coordinazione, debolezza muscolare e problemi nella deambulazione possono essere sintomi di carenze vitaminiche, in particolare possono significare una carenza di Vitamina E.
Solitamente si tende ad assumere integratori di Vitamina C o del gruppo B; negli ultimi anni è cresciuto anche il numero delle persone che fanno ricorso a integratori di Vitamina D (D3 nello specifico). Le abitudini legate alla vita sedentaria, il lavoro svolto molto spesso al computer non favoriscono le possibilità di esposizione al sole. Negli anni appena trascorsi, segnati pesantemente dalle fasi emergenziali della pandemia, l’impossibilità (durante i lockdown) di uscire con regolarità ha causato, in molte persone, carenze notevoli di Vitamina D.
Della Vitamina E ci si occupa certamente, a livello informativo, ma un po' meno rispetto alle altre vitamine. Eppure, è importantissimo per l’organismo umano conservare livelli adeguati anche di tocoferolo (ovvero di Vitamina E).
In genere, almeno nei Paesi cosiddetti ricchi, quando si riscontra in un paziente una carenza di tocoferolo, l’origine del problema è il malassorbimento.
Che cos’è il malassorbimento
Si tratta di una condizione per via della quale alcuni prodotti della digestione non riescono a raggiungere il sangue, quindi a nutrire l’organismo. È facile intuire che il malassorbimento è molto spesso legato alla cattiva digestione. Il morbo di Chron, ad esempio, è una malattia infiammatoria intestinale che può comportare malassorbimento.
Quali sono i sintomi del malassorbimento
- Deficit di sostanze fondamentali a livello ematico.
- Dolori all’addome associati o meno a diarrea, meteorismo e flatulenza.
- Perdita di peso.
- Stanchezza eccessiva.
- Fatica e impossibilità talvolta di fare sforzi fisici.
- Altri sintomi possono essere i crampi muscolari, malattie del fegato come l’ittero, anemia, etc.
In presenza di tali sintomi è bene rivolgersi al medico, il quale prescriverà gli esami del caso, allo scopo di fare una diagnosi e procedere con eventuali trattamenti.
Perché si può avere un problema di malassorbimento
I fattori di rischio sono diversi. Anche la familiarità ha un ruolo nella genesi della condizione patologica. L’assunzione di determinati farmaci può favorire il malassorbimento, così come alcune infezioni/infiammazioni, oppure traumi.
Un esempio di malattia associata all’impossibilità di assorbire da parte dell’organismo determinate sostanze è la celiachia.
Quali esami prescrive il medico per effettuare la diagnosi di malassorbimento
Gli esami ematici servono a evidenziare eventuali carenze, a verificare l’eventuale presenza di disfunzioni a livello pancreatico o epatico. Talvolta può essere utile sottoporsi a esami invasivi come la colonscopia o al semplice Breath Test, per escludere la presenza, nell’apparato gastrointestinale, di virus o batteri che possono impedire l’assorbimento dei cibi. Solitamente la persona interessata da un deficit di vitamina E ha bisogno di integrare nella dieta maggiori quantità del micronutriente e/o di altre sostanze. Anche i probiotici possono aiutare a ripristinare l’equilibrio intestinale e favorire la soluzione del problema.
A cosa serve la Vitamina E
- Si tratta di un antiossidante che, con altri elementi ingeriti con la dieta, contribuisce a garantire l’integrità delle cellule. Protegge l’organismo dai radicali liberi; a volte possono essere molto dannosi. Il tocoferolo è molto fragile, poiché tende a degradarsi facilmente, al contatto con il calore e con la luce. Il sole e la cottura influiscono sulle proprietà della vitamina. Il deficit di tocoferolo si deve assolutamente evitare durante lo sviluppo. Negli adulti, può preludere a disturbi del sistema nervoso e di tipo metabolico.
- La Vitamina E è importante per proteggere l’organismo dai danni dell’inquinamento ed è fondamentale per la prevenzione delle malattie oncologiche. È importante per l’assimilazione delle proteine.
- Come la carenza, anche l’eccesso della vitamina è dannoso, soprattutto per chi ha problemi di ipertensione o alla tiroide.
- La Vitamina E aiuta a contrastare il colesterolo alto; è fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari ed è un anticoagulante.
In quali cibi troviamo la Vitamina E
Mandorle, noci, nocciole, oli vegetali, paprika, curry, origano, avocado, germe di grano.
Quali integratori possono aiutarci
Il micronutriente può essere integrato nella dieta attraverso l’assunzione di prodotti nutraceutici. Biolife Omega3 Vegan in gocce, con Olio di Canapa, DHA, Vitamine E e D3 è un integratore dalle molteplici proprietà adatto anche ai vegani. Inoltre, è un prodotto ecosostenibile. Fa bene alla salute dell’uomo e a quella dell’ambiente.
Perché prendere Biolife Omega 3 Vegan
- Sostiene la normale integrità e funzionalità delle membrane cellulari, della pelle e delle articolazioni
- Contribuisce al mantenimento dei normali livelli di trigliceridi nel sangue
- Il DHA (acido docosaesaenoico) contribuisce al mantenimento della normale funzione cerebrale e della normale capacità visiva.
- Contrasta i disturbi del ciclo mestruale
- La Vitamina E (DL-alfa-tocoferolo) contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo
- La Vitamina D3 contribuisce al normale assorbimento/utilizzo del calcio e del fosforo e al normale funzionamento delle cartilagini articolari.
Le peculiarità dell’integratore Biolife Omega3 Vegan
- Biolife Omega 3 Vegan è olio di canapa ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi della Cannabis sativa, utilizzato a scopo alimentare e ricco di acidi grassi polinsaturi (acido linoleico), amminoacidi e proteine.
- La combinazione di Olio di Canapa con Olio Vegetale algale, ricco di DHA, è molto equilibrata e ne fa un olio di primaria importanza alimentare.
- Il DHA vegetale, dal punto di vista ambientale, è maggiormente sostenibile rispetto alle tradizionali fonti ittiche.
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