La chia degli Aztechi contro le malattie cardiovascolari

Jul 03, 2021Nutraceutica Biolife
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La chia: Origine e Storia

Ricchi di omega 3 e originari del Messico, i semi di chia hanno fatto il loro ingresso anche nella cucina mediterranea. Le proprietà benefiche della Chia o Salvia Hispanica sono diverse. L’origine di questo vegetale è antichissima, basti pensare che la pianta, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, era coltivata dagli Aztechi, già prima dell’arrivo di Cristoforo Colombo. Oggi è ancora presente nelle coltivazioni messicane, ma anche nei campi del Guatemala.

Il termine chia deriva dalla lingua originaria degli Aztechi, il nauhuatl, e significa oleoso. Ci sono due tipi di chia: la Hispanica e la Salvia columbariae, conosciuta con la definizione di Golden Chia. I fiori della Hispanica sono viola e bianchi; li si può vedere non di rado anche sulle terrazze del Sud Italia, meno frequentemente al nord. Il clima mediterraneo favorisce la crescita della pianta.

Chia: Proprietà e benefici

La chia viene impiegata anche nella produzione di integratori alimentari. Le sue proprietà sono molteplici. Come già sottolineato, i suoi semi sono ricchi di Omega 3 e bioflavonoidi. Sono elementi che hanno un’elevata azione antiossidante. In più, i celiaci possono tranquillamente consumare chia, così come gli intolleranti al glutine. I semi prodotti da questa pianta infatti non contengono glutine.

La chia contiene anche elevate quantità di calcio: si parla di 177 mg di calcio per 100 grammi di prodotto. Anche il contenuto di vitamina C è particolarmente alto; i semi dell’Hispanica sembrano avere più vitamina C delle arance. Assumere degli integratori con estratti della pianta messicana può essere utile per chi ha una carenza di potassio e/o di ferro. I semi sono ricchi anche di altri sali minerali, fondamentali per l’organismo umano, come lo zinco, il magnesio e il selenio.

Oltre alla già citata vitamina C, i semi di chia vantano la presenza, tra i loro elementi, delle vitamine A, E e B6. Non mancano nemmeno la niacina, la riboflavina e la tiamina, anche nota, quest’ultima, come vitamina B1. Gli integratori che contengono olio di chia rappresentano fonti preziose di proteine e di amminoacidi quali metionina, cisteina e lisina.

Chi deve assumere la chia?

Questi prodotti possono essere adatti a chi ha problemi di colesterolo alto, come supporto alle terapie farmacologiche. Anche un eccesso di trigliceridi può essere combattuto con questo genere di integratori, opportunamente abbinati ai farmaci. Infine, la chia sarebbe utile anche contro le malattie cardiovascolari. Naturalmente, prima di assumere qualsiasi preparato occorre chiedere il parere del medico.  

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