Una nuova ricerca apparsa sul British Journal of Cancer, nella quale un ruolo importante è svolto dai ricercatori italiani (in particolare dall’Università di Bologna), ha evidenziato come alcuni farmaci siano in grado di fermare lo sviluppo delle cellule tumorali e, al contempo, di stimolare il sistema immunitario.
Il complesso delle attività deputate alla difesa dell’organismo si regge su un equilibrio molto delicato. Il sistema immunitario, inoltre, è costantemente in azione, nel fronteggiare gli agenti patogeni. Lo è soprattutto nei momenti di maggiore fragilità dell’organismo (vulnerabilità che può dipendere da fattori diversi) e/o nei periodi di maggiore circolazione dei virus.
Nei mesi invernali, in questo momento in particolare, l’influenza australiana, il Sars-CoV-2 responsabile della Covid e il virus sinciziale sono i più diffusi. Una minaccia costante per il sistema immunitario di ciascuno di noi.
Gli inibitori delle topoisomerasi di tipo I nella ricerca dell’Università di Bologna
I ricercatori hanno rilevato che gli inibitori delle topoisomerasi 1 non solo neutralizzano le cellule tumorali, ma sembrano anche svolgere un ruolo importante rispetto alla stimolazione delle difese dell’organismo contro quelle stesse cellule.
Altri studi seguiranno a questa ricerca, per confermarne i risultati. Se così dovesse essere (è quel che si augurano i ricercatori), l’insieme dei risultati raggiunti aprirebbe la strada all’uso di questi farmaci per il potenziamento dei trattamenti immuno-terapici attualmente adottati in ambito clinico.
Qual è stato l’oggetto della ricerca
Sono stati analizzati quattro diversi tipi di cancro al polmone e la risposta della malattia ai farmaci inibitori delle topoisomerasi I. I risultati non erano sempre gli stessi, per le quattro tipologie di malattia; ciò potrebbe essere utile per lo sviluppo di terapie differenziate e più specifiche. Per la realizzazione della ricerca si è fatto ricorso alle colture cellulari e ad analisi bioinformatiche.
Cosa sono le topoisomerasi
Sono gruppi di enzimi che si trovano in tutte le cellule. Hanno un ruolo importantissimo nella replicazione e nella trascrizione del DNA. Intervengono per modificare il grado di superavvolgimento (o ripiegamento su sé stesso) della doppia elica del DNA. In parole semplici, modificano il DNA attraverso ‘tagli’ e ‘ricuciture’. Le topoisomerasi di tipo I introducono tagli nel singolo filamento della doppia elica, mentre quelle di tipo due intervengono su entrambi i filamenti.
La ricerca pubblicata sul British Journal of Cancer pone in primo piano il ruolo dei farmaci rispetto al blocco dell’attività di questi gruppi di enzimi sul DNA, in favore di una migliore performance del sistema immunitario contro la replicazione delle cellule tumorali.
Come si può allenare e migliorare il sistema immunitario
Il sistema immunitario può essere allenato, per così dire, a rispondere al meglio alle minacce dalle più svariate tipologie. Premettendo sempre che è meglio prevenire che curare, uno stile di vita sano promuove il corretto funzionamento del sistema immunitario.
È importante curare l’alimentazione (che dovrebbe essere povera di grassi saturi e ricca di fibre) e dedicarsi all’esercizio fisico (va bene anche camminare mezz’ora al giorno a ritmo sostenuto). Il sistema immunitario svolge un ruolo importantissimo in questo momento dell’anno, attraversato dalla grande diffusione di virus respiratori.
Per sostenerlo, si può scegliere di integrare nella dieta prodotti che contengano principi attivi in grado di supportarlo. Non si tratta di farmaci (che devono essere assunti solo dietro prescrizione del medico), ma di integratori alimentari frutto della ricerca nutraceutica.
Biolife Lattoferrina aiuta il sistema immunitario
Biolife Lattoferrina è un integratore i cui principi (lattoferrina e zinco) sono utili a sostenere il sistema immunitario.
La Lattoferrina è una importante molecola per la regolazione dell’omeostasi del ferro. La sua capacità di legare il ferro la rende anche una potente molecola antimicrobica. La lattoferrina, legando il ferro e sottraendolo quindi ai microrganismi, ne impedisce la moltiplicazione. È inoltre un ottimo antiossidante e combatte le infiammazioni.
Come si può migliorare la flora batterica nel periodo natalizio
La lattoferrina può essere molto utile per migliorare la qualità della flora batterica presente nell’intestino (anche in abbinamento ai fermenti lattici), soprattutto nel periodo delle feste natalizie, caratterizzate dagli eccessi a tavola. Contrasta lo sviluppo di microrganismi nocivi e favorisce la crescita dei batteri Lactobacillus e Bifidobacterium, componenti importanti del bagaglio intestinale.
Come combattere le infiammazioni e il raffreddore
Lo zinco è un minerale metallico essenziale per la salute dell’uomo. È un antiossidante, antivirale, antidepressivo ed è utile anche all’apparato gastro-intestinale. È essenziale per contrastare l’azione dei radicali liberi. Migliora la salute dell’organismo anche in caso di malassorbimento o di dieta poco equilibrata. Si usa anche per combattere il raffreddore.
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