La micoterapia prevede l’uso di estratti in polvere a base di funghi con proprietà medicinali, commercializzati sotto forma di integratori alimentari o ricostituenti.
In Occidente l’uso dei funghi nella medicina tradizionale è ancora poco diffuso, tuttavia recentemente alcuni studi hanno collegato la loro assunzione alla longevità di alcune popolazioni orientali.
Una caratteristica comune a tutti i funghi medicinali è la capacità di stimolare il sistema immunitario contro gli attacchi di virus e batteri. Vengono definiti “adattogeni”, introducono nell’organismo una maggiore resistenza alle infezioni.
I funghi medicinali più noti sono: Reishi, Shiitake, Maitake, Cordyceps. Gli integratori a base di questi funghi sono coadiuvanti in un’ampia gamma di condizioni patologiche e infiammatorie.
Il Ganoderma lucidum, chiamato anche Reishi, è un miceto terapeutico giapponese con proprietà antifiammatorie che aiuta l’organismo contro la stanchezza, la debolezza o la ripresa da una malattia. Aiuta anche a detossificare il fegato.
Il fungho Shiitake, Lentinula edodes, assunto sotto forma di estratto concentrato di glucani (AHCC) è un antinfiammatorio con proprietà antibatteriche e antivirali che agisce sulla flora batterica intestinale, sede di importanti cellule del sistema immunitario. Secondo alcuni studi l’AHCC è una molecola antitumorale, che agisce come immunomodulante in patologie infiammatorie.
Il fungo Maitake, Grifola frontosa, viene assunto per controllare il peso corporeo e per il dimagrimento. E’ molto utile nei casi di sovrappeso, diabete, insulino-resistenza, sindrome metabolica.
Gli integratori possono essere venduti sotto forma di estratto secco, capsule o sciroppo. Più l’estratto è concentrato e più il principio attivo è presente endendo il prodotto efficace. In commercio vi sono anche prodotti contenenti due o più funghi medicinali, per garantire un effetto più ad ampio spettro.
In generale i funghi mediciali hanno tutti un effetto protettivo contro tossine e inquinamento. Essi contengono alcuni polisaccaridi (beta-glucani), antiossidanti, terpeni, flavonoidi e glicoproteine che conferiscono loro l’azione adattativa e modulatoria. Lo Shiitake contiene polisaccaridi lineari ramificati, che lo rendono ideale per aumentare le difese contro infezioni e cellule neoplastiche. Dal fungo Shiitake si è ricavata la molecola AHCC che contiene frazioni attive di polisaccaridi a basso peso molecolare, standardizzati e titolati per il massimo assorbimento senza che la molecola, durante il processo metabolico, subisca modificazioni.
L’AHCC è una delle molecole fungine più efficaci. Oltre a sostenere il sistema immunitario, agisce sugli effetti collateriali della chemioterapia, migliorando i sintomi avversi come nausea, stanchezza e vomito. L’efficacia adattogena e immunomodulatoria dipende dalla ricchezza di beta-glucani, i quali suscitano una risposta immunitaria che porta alla secrezione di citochine IL-1alfa, IL-6, IL-10 e INF-alfa da parte dei macrofagi.
I funghi medicinali in Giappone vengono usati anche per la produzione di farmaci antitumorali. L’essenziale è selezionare con cura i miceti perchè il prodotto finale sia assorbibile e disponibile.
Partendo dai beta-glucani è possibile ottenere, con metodiche innovative, l’estratto titolato AHCC, facilmente assimilabile e utilizzabile dal sistema immunitario.
L’AHCC è ampiamente utilizzato anche in Occidente come coadiuvante delle terapie chemioterapiche e citotossiche per trattare patologie di tipo oncologico a carico del sistema sanguigno, del distretto testa-collo, del seno, del fegato, della prostata, del tratto gastrointestinale. Alcuni studi hanno dimostrato la sua efficacia anche nel trattamento delle condizioni pre-cancerose come la displasia della cervice uterina.
Grazie all’assunzione di AHCC, l’organismo produce maggiori quantità di citochine ed interferone. La molecola fungina agisce direttamente su linfociti T e cellule NK, intervenendo anche sulla vie cellulari che promuovono i meccanismi infiammatori.
Un integratore di AHCC è consigliato durante la malattia o un periodo particolare di stress come ricostituente per aiutare l’organismo a diventare più resistente. Le terapie farmacologiche per combattere i tumori e quelle antinfiammatorie possono giovare dell’abbinamento con l’AHCC, senza che vi siano particolari effetti collateriali per l’organismo nè interazione con la maggior parte dei farmaci.
Sostenere il sistema immunitario promuove la ripresa dell’organismo.
https://www.scirp.org/journal/paperinformation.aspx?paperid=8530
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6699000/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6837746/
Commenti (0)
Non ci sono commenti per questo articolo. Sii il primo a lasciare un messaggio!