Come migliorare la qualità della vita nel paziente oncologico

Apr 10, 2021Nutraceutica Biolife
Come migliorare la qualità della vita nel paziente oncologico

La chemioterapia, che è una delle terapie mediche più pesanti è, in molti casi, l’unica in grado di contrastare le varie forme di cancro che possono colpire l’organismo umano.

Le neoplasie sono difficili da trattare e i farmaci preposti a farlo sono potenti ma hanno anche numerosi effetti collaterali che contribuscono al peggioramento della qualità della vita del paziente. Per questo motivo la ricerca scientifica sta concentrando i suoi sforzi nello studio di sostanze che possano agire contrastando i sintomi avversi delle terapie oncologiche. 

Nel corso di questi studi è stata identificata una molecola in particolare, chiamata AHCC, in grado di contrastare diversi sintomi della chemioterapia.

Vediamo quali sintomi beneficiano dell’integrazione di AHCC.

AHCC agisce su nausea e vomito

La molecola ha un effetto positivo nella prevenzione di nausea e vomito, sintomi frequentissimi tra i pazienti oncologici e causati direttamente dai farmaci chemioterapici. La comparsa di questi sintomi è correlata con un abbassamento dell’efficienza del sistema immunitario,  che AHCC combatte stimolando la moltiplicazione dei globuli bianchi.

Poiché la nausea e il vomito sono meccanismi di difesa aspecifica, sempre presenti in caso di debilitazione del sistema immunitario (pensiamo ad esempio a quando abbiamo la febbre, o agli stadi iniziali di una gravidanza), migliorare lo stato immunitario del paziente produce una riduzione di questi sintomi fino alla loro scomparsa.

L’AHCC è un integratore la cui assunzione è consigliata durante la chemioterapia.

AHCC combatte la mielosoppressione

La chemioterapia sopprime l’attività del midollo osseo, un tessuto in attiva moltiplicazione che ha il compito di produrre i globuli bianchi. La mielosoppressione è uno dei sintomi  meno evidenti dall’estero ma tra i più pericolosi, che causa anche immunodepressione.

L’AHCC, agisce come uno stimolante dell’attività del sistema immunitario: nutre i globuli bianchi, li rende più efficienti e ne stimola la riproduzione. L’AHCC ha quindi un effetto contrario a quello del chemioterapico.

Gli studi confermano l’aumento di 1/3 dei globuli bianchi nei pazienti trattati con l’integratore, rispetto a quelli in condizioni simili che non hanno assunto la molecola.

La protezione del midollo osseo e l’aumento dei globuli bianchi circolanti fa sì che il corpo sia meglio protetto dalle malattie infettive, anche da quelle banali, che possono risultare pericolose in soggetti immunodepressi (cioè con un sistema immunitario non efficiente), come nel caso del paziente oncologico.

AHCC protegge il fegato

La maggior parte dei farmaci che assumiamo sono dannosi per il fegato, che è l’organo preposto alla detossificazione. La tossicità non si evidenzia particolarmente se il farmaco viene assunto solo per alcuni giorni  ma diventa importante se l’assunzione è continuativa, come nel caso della chemioterapia.

I danni epatici provocano una debilitazione del fegato che non riesce più a svolgere le sue normali funzioni di detossificazione delle sostanze nocive (che quindi entrano in circolo), di assorbimento delle sostanze nutritive (con conseguente dimagrimento) e di produzione di diverse proteine (con conseguenti disfunzioni nell’organismo).

Al momento il meccanismo d’azione epatoprotettrice di AHCC non è noto, ma gli studi effettuati dimostrano come essa sia presente. Infatti il numero di enzimi epatici nel sangue, il cui valore aumenta quando ci sono problemi al fegato, diminuisce significativamente dopo l’assunzione della molecola fungina.

AHCC previene la caduta dei capelli

Un ultimo importante effetto dell’AHCC, nell’ambito della prevenzione degli effetti collaterali della chemioterapia, è quello di prevenire la caduta dei capelli.

La moltiplicazione delle cellule del bulbo pilifero del capello, come quelle del midollo osseo, viene inibita dai farmaci.

Un sistema immunitario in piena efficienza previene questo sintomo che, quindi, risulta più accentuato quando questo è meno attivo, come nel caso del paziente oncologico. Ciò significa che AHCC, nutrendo il sistema immunitario e attivandolo, ha indirettamente anche l’effetto di ridurre la perdita di capelli

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