AHCC® supporta il sistema immunitario contro la Leucemia mieloide acuta

Jul 28, 2021Nutraceutica Biolife
AHCC® supporta il sistema immunitario contro la Leucemia mieloide acuta

Una delle patologie più gravi a cui un essere umano può andare in contro è la leucemia. 

Cosa è la leucemia?

Si tratta di una malattia molto debilitante, spesso mortale, e difficile da curare con le terapie mediche attuali. La leucemia, benchè non caratterizzata da una massa solida che cresce, è una neoplasia a tutti gli effetti, in cui le cellule che crescono di numero in modo incontrollato sono i globuli bianchi, che si diffondono nel sangue mettendo a rischio la sopravvivenza del soggetto malato.

Proprio come per tutte le altre neoplasie, anche per la leucemia il protocollo terapeutico prevede dei cicli di chemioterapia, con lo scopo di ridurre la moltiplicazione dei globuli bianchi. La chemioterapia è una cura molto pesante e non in tutti i casi risolutiva, perchè la leucemia è, purtroppo, sempre maligna.

Naturalmente le leucemia non sono tutte uguali. Alcune insorgono rapidamente, altre hanno un descorso più lento.

Classificazione delle leucemie

Le leucemie, in linea generale, si possono classificare in due modi, in base alle loro caratteristiche e, in particolare, alla linea cellulare che ne è la causa:

  • leucemia mieloide, caratterizzata da una crescita di cellule bianche della linea mieloide, che comprendono i granulociti, comunemente detti “globuli bianchi”;
  • leucemia linfoide, in cui proliferano in modo incontrollato le cellule della linea linfoide, ovvero i linfociti.
  • Inoltre, in base alla velocità in cui compare e si sviluppa, la leucemia viene definita:
  • leucemia acuta, che si sviluppa in poco tempo e che, proprio a causa della rapidità con cui progredisce, è molto difficile un tempestivo intervento terapeutico;
  • leucemia cronica, che ha un decorso più lento, ma non per questo è sempre possibile raggiungere la guarigione.

L’importanza dell’azione di AHCC nella leucemia

AHCC è una sostanza naturale estratta dal fungo Lentinula edodes, che cresce spontaneamente nei paesi dell’est come la Cina e il Giappone. Nonostante non sia un medicinale né un chemioterapico, uno studio scientifico che ha valutato pazienti affetti da leucemia mieloide acuta, ha dimostrato che AHCC è in grado di supportare l’organismo affetto da leucemia.

In modo particolare, AHCC stimola l’apoptosi nelle cellule bianche cresciute in modo anomalo, e causa della leucemia. In altre parole, l’integrazione induce queste cellule ad auto-distruggersi, quindi ne diminuisce il numero nel circolo ematico.

Il dato interessante dello studio è il fatto che l’apoptosi è indotta nelle cellule malate, che fanno parte della neoplasia, ma non in quelle sane. Questo dipende probabilmente dal fatto che nelle cellule neoplastiche è presente un enzima, la Caspasi-3, che non è presente nei globuli bianchi sani che, quindi, risulterebbero immuni all’azione di AHCC e non verrebbero danneggiati.

L’azione di AHCC, è bene sottolinearlo, non risolve la patologia perché non ha alcun effetto sulla moltiplicazione dei globuli bianchi che fanno parte della neoplasia, limitandosi a ridurne il numero totale, contenendo i danni che la leucemia è in grado di apportare all’organismo.

Per questo motivo la chemioterapia non deve essere interrotta, perché essa rimane la terapia primaria per combattere il tumore. La sua attività si somma a quella svolta da AHCC, generando un doppio beneficio.

La funzione di AHCC è stata studiata, per il momento, unicamente nella leucemia acuta mieloide e non nelle altre varianti della patologia. Probabilmente è lecito pensare che la molecola possa avere un’azione benefica anche nei casi di leucemia cronica, visto che la linea interessata, quella mieloide, è la stessa di quella acuta, mentre saranno necessari altri studi per stabilire con certezza il suo funzionamento nella variante linfoide, in cui è coinvolta una linea cellulare diversa.

In ogni caso, la somministrazione di AHCC non ha alcun effetto collaterale, e la sua assunzione è consigliata a tutti coloro che soffrono di questa patologia, poiché gli studi scientifiche attuali suggeriscono che i suoi effetti possono essere molto positivi.

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