Cresce il numero degli studi scientifici sui legami tra alimentazione e benessere. È ormai noto che diverse patologie siano causate da una dieta poco equilibrata, un fattore che evidentemente va ad aggiungersi ad altri, come la predisposizione genetica. Non solo la ricerca sul tema è molto fiorente; è anche molto specializzata. Alcuni studi si servono di tecniche sofisticate, in primis dell’AI (Intelligenza Artificiale) e si pongono target molto specifici.
Chi ha partecipato al nuovo studio
Il nuovo approccio scientifico riguarda uno degli studi più promettenti, condotto dai ricercatori della McMaster University e di Hamilton Health Sciences presso il Population Research Health Institute (PHRI). Quest’ultimo nasce per volontà di Salim Yusuf nel 1999, da una precedente esperienza nata sei anni prima in Canada. Il PHRI è oggi un network internazionale che conta sulla cooperazione di varie professionalità (in ambito scientifico), in oltre cento Paesi.
Le malattie cardiovascolari e il contributo di alcuni alimenti alla prevenzione
L’Organizzazione ha ricevuto diversi riconoscimenti per il lavoro svolto finora, nella ricerca, nell’insegnamento e in altri ambiti. Uno dei suoi ultimi studi si concentra sul valore dell’assunzione quotidiana di determinati cibi, a scopo preventivo rispetto alle malattie cardiovascolari. Sembra che associare, nella dieta settimanale, sei alimenti specifici riduca non poco il rischio di infarti, ictus e altre malattie del sistema cardiocircolatorio.
Quali sono nello specifico gli alimenti
Si tratta più che altro di sei categorie di alimenti: frutta e verdura, noci, legumi, pesce e latticini prodotti con latte intero. Secondo la ricerca, includere nella dieta settimanale moderate quantità di cereali integrali e di carni non processate non comprometterebbe la sua attività preventiva.
Ricerche simili sono già state condotte, considerando soprattutto le abitudini delle popolazioni occidentali. Secondo i criteri adottati e i risultati ottenuti dal PHRI, bisognerebbe mangiare frutta ogni giorno (almeno due o tre porzioni); le stesse quantità sono indicate per quel che riguarda le verdure; ogni giorno ci si può concedere (secondo lo studio) una porzione di noci e due di latticini. In settimana sarebbe opportuno mangiare almeno due o tre porzioni di pesce e tre o quattro di legumi. In alternativa, ci si può concedere una porzione di carne non lavorata e una di cereali integrali, al giorno.
Il Pure Healthy Diet Score
La ricerca ha così elaborato una tabella, il Pure Healthy Diet Score, piuttosto innovativa. Il primo firmatario della ricerca, lo scienziato Andrew Mente, sottolinea che si tratta della prima vera dieta sana, dato che mentre le diete precedenti abbinavano cibi sani a cibi che non lo erano affatto, in questo caso si è fatta una selezione di alimenti salutari. Inoltre, i ricercatori hanno dimostrato che è soprattutto il consumo moderato di alcuni cibi a produrre effetti benefici. La moderazione è proprio la chiave, nel consumo dei cibi considerati salutari.
Lo studio è stato condotto senza l’aiuto di finanziamenti ad hoc. Ogni partecipante ha dato il proprio contributo, in un arco di tempo piuttosto ampio.
Cosa contengono la frutta e la verdura
La frutta e la verdura, come i legumi, contengono molte sostanze antiossidanti. Queste ultime aiutano l’organismo a eliminare i radicali liberi; i legumi contengono inoltre pochissimi grassi e sono privi di colesterolo. Le sostanze antiossidanti garantiscono un ritardo nell’invecchiamento delle cellule. Meno si modifica la loro struttura, minore è la possibilità che si sviluppino malattie tumorali, cardiovascolari e di altro genere.
Conservare integre e ‘inalterate’ le cellule, ‘sottrarle’ al progressivo invecchiamento, prendere tempo al tempo, ritardando il deterioramento dei tessuti significa allontanare un gran numero di patologie.
Le indicazioni del nutrizionista
Lo si fa seguendo una dieta sana, ricca ed equilibrata (il consiglio è farsi seguire da un nutrizionista, mai fare da sé), muovendosi quotidianamente, cioè dedicando parte della giornata a un’attività fisica moderata e magari integrando nella dieta prodotti nutraceutici. Nutrono e ‘curano’ al tempo stesso. Attenzione, non c’è bisogno della prescrizione del medico per acquistarli, ma è sempre consigliabile informarlo quando si decide di assumere un integratore.
Quale integratore alimentare scegliere
Biolife Lattoferrina Plus in soluzione orale (con un gradevole aroma alla fragola) o Biolife Lattoferrina in capsule è l’integratore perfetto per sostenere le funzioni del sistema immunitario e per contrastare l’invecchiamento cellulare.
Cosa contiene Biolife Lattoferrina Plus
Acqua depurata, fruttosio, lattoferrina, vitamina C (acido L-ascorbico), acidificante, acido citrico (per conservare il prodotto viene impiegato il potassio sorbato); aroma: fragola; zinco ossido, vitamina D3 (Colecalciferolo), vitamina B6 (piridossina HCl), vitamina B12 (cianocobalamina). Contiene latte e derivati del latte.
- La lattoferrina è una glicoproteina presente nel latte bovino. La si può trovare anche nelle lacrime e nella saliva. È considerata una proteina antiossidante multifunzionale. È coinvolta nei processi antivirali e antibatterici; l’attività antimicrobica è dovuta alla sua capacità di legare il ferro e di sottrarlo a quelle specie batteriche che dipendono da esso per la propria moltiplicazione.
- La vitamina C è uno dei più importanti antiossidanti naturali. Contrasta l’invecchiamento delle cellule ed è un formidabile sostegno al sistema immunitario.
- La vitamina D3 è indispensabile alla mineralizzazione dell’osso. È anch’essa indispensabile per la corretta attività del sistema immunitario.
- Le vitamine del gruppo B sono fondamentali per il metabolismo energetico e per il sistema nervoso.
- Lo zinco, infine, è un altro elemento a supporto delle difese dell’organismo; è in grado di arginare i processi di invecchiamento delle cellule e contribuisce alla guarigione delle ferite (tra le altre cose). Può anche avere un ruolo di supporto nelle terapie contro la sterilità.
Chi è intollerante al lattosio o allergico a uno qualunque degli ingredienti di Biolife Lattoferrina non può assumere il prodotto.
Fonti: Science Daily; Population Health Research Institute; Adnkronos; Fondazione Humanitas; ISS
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