Una delle due principali malattie croniche dell’intestino è la colita ulcerosa, una patologia di carattere infiammatorio che può colpire l’intestino in modo più o meno diffuso.
La colite ulcerosa non è letale, ma comunque molto debilitante a causa dell’infiammazione continua dell’intestino e del fatto che non esiste una terapia in grado portare alla guarigione. Anche la prevenzione è difficile, perchè non si conoscono le cause scatenanti la patologia.
La terapia proposta dalla medicina tradizionale è di tipo sintomatico, ovvero agisce sui sintomi della malattia per mezzo di farmaci antinfiammatori e steroidei. L’assunzione di questi farmaci per lunghi periodi, quasi inevitabile in presenza di malattie croniche, porta alla necessità di aumentare il loro dosaggio a causa dell’assuefazione a cui l’organismo va incontro.
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I rimedi naturali, proposti dalla medicina alternativa, non sono in grado di sostituire i farmaci nè di guarire il paziente ma possono contribuire alla riduzione dei sintomi, grazie alla loro azione sul sistema immunitario, senza provocare effetti collaterali.
Trattamento clinico della colite ulcerosa
La diagnosi di colite ulcerosa arriva a seguito di analisi ematiche e indagini diagnostiche, come le endoscopie. In base alla gravità dei sintomi e alla fase della malattia, al paziente viene prescritta una terapia farmacologica sintomatica e una serie di controlli da effettuare nel tempo per monitorarne l’efficacia.
La terapia si compone di diversi farmaci, di cui i principali sono:
- cortisone: è la terapia in grado di limitare più rapidamente l’infiammazione intestinale, favorendo il rimarginarsi delle ulcere che provocano le perdite ematiche tipiche della malattia. Purtroppo, però, è anche la terapia che determina maggiori effetti collaterali. Per questo il paziente può fare ricorso al cortisone solo per brevi periodi, alternandolo eventualmente con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o, se possibile, con antinfiammatori naturali;
- farmaci batteriostatici: in particolare la salazosulfapiridina, che oggi è indicata come il rimedio migliore per contrastare l’avanzare della colite ulcerosa. Non è un farmaco risolutivo, ma evita l’eccessiva proliferazione dei batteri intestinali e questo sembra avere dei benefici nelle forme più lievi della malattia;
- terapie di supporto: per evitare soprattutto il vomito e la diarrea. Vengono utilizzate nelle ricadute più gravi della patologia, e mai per lunghi periodi;
- antibiotici: somministrati in base alle singole necessità del paziente;
- anticorpi monoclonali: si tratta di proteine che attaccano specifici agenti patogeni, che possono trovarsi nell’intestino. In particolare il protocollo terapeutico indica l’infliximab, un anticorpo monoclonale contro il TNF (fattore fondamentale per il procesos infiammatorio), molto efficace sulla sulla riduzione dei sintomi;
- terapie naturali: composte da varie sostanze di origine naturale, generalmente di derivazione batterica, vegetale o fungina, che agiscono direttamente o indirettamente sull’intestino, contribuendo alla diminuzione dei sintomi della colite ulcerosa.
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