Sono termini entrati da tempo nel linguaggio comune, ma spesso non si conoscono le differenze nell’uso dell’uno o dell’altro. Quando si utilizza il termine prebiotici non ci si riferisce sicuramente ai probiotici, né ai simbiotici. Vediamo di fare chiarezza.
È bene premettere che i prodotti probiotici sono utilizzati in diversi ambiti, non solo quello farmaceutico o parafarmaceutico. Si parla di probiotici anche in riferimento a detergenti innovativi, frutto della ricerca. Prodotti che non contengono sostanze chimiche, ma batteri e quindi esplicano la loro azione, cioè igienizzano, attraverso i meccanismi che si instaurano nel contatto tra batteri buoni e microrganismi cattivi (che vengono neutralizzati). Sono studiati per garantire igiene e sicurezza sanitaria senza danneggiare la salute dell’uomo e quella dell’ambiente.
Cosa sono i probiotici nella nutraceutica
Quando invece i probiotici sono composti della nutraceutica o più genericamente integratori alimentari, si parla di prodotti che si assumono per via orale. Il discorso si concentra anche in questo caso sulla salute dell’uomo, ma in maniera diretta.
Probiotico deriva da pro-bios, che a sua volta significa per la vita. Il senso di una parola è subito chiaro se si controlla la sua etimologia. I probiotici sono integratori che prendono il nome dai microrganismi che contengono. Si tratta di batteri viventi e attivi che hanno effetti benefici sulla salute.
L’attività dei probiotici e i loro meccanismi
I batteri che favoriscono la vita intervengono direttamente sul microbiota intestinale, garantendo il suo equilibrio. Sono microrganismi diversi tra loro, con definizioni diverse (Lactobacillus casei Shirota, Lactobacillus johnsonii, giusto per fare degli esempi) e quindi vanno ben dosati e soprattutto è necessario che chi assume tali prodotti conosca le reali necessità del suo intestino.
È importante quindi sempre leggere i foglietti illustrativi degli integratori e dei farmaci naturalmente, ed è importante informare il medico della loro assunzione; così come è fondamentale seguire la posologia indicata.
Spesso la flora intestinale subisce danni, anche dopo una semplice influenza o per via di una malattia gastrointestinale cronica. In questo caso, per ripristinare l’equilibrio si può ricorrere ai probiotici, che sono utili anche in caso di infezioni specifiche (come quelle ginecologiche) e hanno la capacità di riprodursi all’interno dell’intestino. A differenza dei fermenti lattici che, pur vivi, non si riproducono.
Cosa sono i prebiotici
Si tratta di sostanze non digeribili, come i beta-glucani, che restando nel colon favoriscono lo sviluppo di batteri probiotici. Sono quindi i loro precursori, se vogliamo usare questo termine. Oltre che negli integratori, si trovano in alcuni cibi (es. le banane, il miele, la cipolla, i fagioli, etc.).
Il loro utilizzo non ha un’accertata finalità terapeutica o di prevenzione di determinate patologie. Costituiscono sicuramente un supporto a una dieta equilibrata. Ma sono controindicati in presenza di alcune patologie. È importante consultare il medico prima della loro assunzione.
La funzione dei simbiotici
Rappresentano l’unione di probiotici e prebiotici. Proteggono dalle infiammazioni e dalle infezioni, normalizzano l’attività dell’intestino. Ampie e dettagliate informazioni sulle potenzialità dei microrganismi, così come sui casi in cui non sarebbe utile impiegarli e su quelli in cui sarebbe controproducente si possono leggere consultando il magazine della Fondazione Veronesi.
I prodotti nutraceutici multivalenti nemici delle infezioni e del colesterolo
In realtà la nutraceutica ha creato prodotti in grado di colpire più target. Si tratta cioè di prodotti che offrono più benefici, senza rientrare necessariamente in una delle tre categorie descritte. Tali prodotti si prendono cura dell’organismo intervenendo su alcuni dei distretti generalmente più sensibili, come il fegato e l’intestino.
Biolife Micocomplex svolge un'azione prebiotica
Biolife Micocomplex in capsule con AHCC Authentic® è un prodotto frutto della ricerca nutraceutica che combina le proprietà del composto derivato dal fungo Shiitake (AHCC®) con quelle dei funghi medicinali Reishi e Maitake. È in grado di:
- Rinforzare le barriere immunitarie dell’organismo,
- Combattere le infiammazioni e le infezioni, con attività anche preventiva
- Svolgere una potente azione detossificante
- Proteggere il fegato
- Svolgere un’azione prebiotica. Significa, come abbiamo visto, che favorisce la crescita dei microrganismi probiotici, utili a garantire l’equilibrio del microbiota intestinale.
Come abbiamo sottolineato più volte in questo spazio, l’equilibrio del microbiota è fondamentale per la regolare attività del sistema immunitario e per l’organismo, nel suo complesso.
Biolife Micocomplex è un integratore che interviene sui livelli della glicemia e del colesterolo, sostiene l’attività del pancreas ed è in grado di contenere gli effetti negativi delle terapie oncologiche. È utile, inoltre, nelle situazioni di stress e ansia, è un cardiotonico e combatte la stanchezza. La sua azione si è rivelata importante anche nel contrastare l’attività del Papilloma Virus.
Biolife Micocomplex è molto altro ancora. Vi invitiamo a scoprirne la composizione e tutte le caratteristiche visitando la pagina del sito dedicata.
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