La leucemia linfatica cronica (LLC) è una forma di tumore del sangue che colpisce i linfociti B che giungono fino ai linfonodi e al midollo osseo. Colpisce prevalentemente soggetti dai 50 agli 80 anni ed è una delle tipologie di leucemia più diffuse. Alla base della sua insorgenza potrebbe esserci una predisposizione genetica, in particolare una mutazione del recettore delle cellule B della pahway ZAP-70, oltre a fattori ambientali ancora ignoti.
La malattia può essere più o meno lenta in base allo stadio di maturazione dei linfociti B che proliferano in maniera incontrollata.
Non vi è ancora una cura per la leucemia linfatica cronica, solo un protocollo di polichemioterapia che tende a stabilizzare la patologia e a contenerne le manifestazioni più gravi come la sua diffusione al midollo.
La prognosi peggiore viene fatta ai pazienti in cui la malattia esordisce ad uno stadio avanzato con segni di infiltrazione diffusi e cariotipo con delezioni cromosomiche. Tuttavia l’evoluzione della LLC rimane molto variabile, anche nei casi più gravi. Data la mancanza di una terapia in grado di curare i pazienti, i medici propongono ad essi terapia alternative in combinazione con la chemioterapia.
La sensibilità dei farmaci in malattie a lenta progressione come questa è inferiore alla media poichè la proliferazione cellulare è piuttosto bassa, a fronte di un importante livello di tossicità che caratterizza le chemioterapie.
Studi scientifici hanno dimostrato come la curcumina e la vitamina D siamo ben tollerate anche ad alti dosaggi dai pazienti affetti da LLC e che, nei casi di tumori solidi, hanno portato ad un aumento della morte delle cancerose morte.
La curcumina è un estratto della radice della curcuma. Ha proprietà antinfiammatorie e antibatteriche e, secondo le ultime evidenze, pare essere in grado di potenziare l’attività di alcuni farmaci antineoplastici. Viene definita molecola antitumorale perchè si è osservato che riesce ad inibire il principale meccanismo di crescita dei tumori solidi, i quali attingono ai capillari sanguigni. Inoltre inibisce le specifiche pathways enzimatiche usate dai tumori per proliferare, inducendo anche l’apoptosi delle cellule neoplastiche. Il punto debole della curcumina è la sua incapacità di rimanere in circolo nell’organismo abbastanza a lungo per poter esplicare tutti i suoi effetti benefici, per questo gli integratori in commercio sono in larga parte dei complessi di curcumina e altre molecole.
E’ promosso uno studio specifico su 35 pazienti affetti da leucemia linfatica cronica ai primi stadi con età media di 60 anni a cui sono stati somministrati 8g di curcumina al giorno per 7 giorni seguita da alte dosi di vitamina D3 per un totale di 6 cicli di 4 settimane. Dopo un follow-up di 9 mesi, il 72% dei pazienti aveva mantenuto stabile la malattia durante il trattamento.
Anche se ad oggi non esiste una terapia curante della leucemia linfatica cronica, l’assunzione della curcumina, una sostanza naturale con spiccate proprietà antinfiammatorie e antitumorali può aiutare a rallentare il progredire della malattia, inibendo la proliferazione incontrollata delle cellule leucemiche B.
Srannao necessari ulteriori studi per approfondire i meccanismi antitumorali della curcumina, tuttavia l’integrazione con la curcumina pare essere un trattamento molto promettente.
La polichemioterapia è ad oggi l’unica vera terapia in grado di bloccare la diffusione delle cellule leucemiche ai tessuti sani, al midollo osseo e ai linfonodi, nonostante i suoi innumerevoli e spiacevoli effetti collaterali.
Per questo si sconsiglia l’autoterapia, invitando i pazienti affetti da LLC a rivolgersi al proprio oncologo per un consulto prima di iniziare l’assunzione di integratori alimentari che potrebbero interagire negativamente con la terapia in atto.
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