L’approccio giusto per combattere una malattia oncologica dovrebbe prevedere, accanto alle pratiche chirurgiche e alle tradizionali chemio e radioterapie, anche la medicina naturale. Si tratta dell’introduzione, nei protocolli standard, delle molecole naturali che meglio supportano (secondo gli studi effettuati), le terapie oncologiche.
Il sulforafano e le sue proprietà
Il sulforafano, insieme con polifenoli, glucosinolati, carotenoidi e indoli è una delle sostanze antiossidanti di cui è ricco il broccolo. Il composto è molto utile per la prevenzione dei tumori dell’apparato digerente. Pulisce il campo, per così dire, dai radicali liberi. Questi ultimi sono composti tossici che originano dalle cellule, molto aggressivi e in grado di sfuggire al sistema immunitario. Ci si ammala quando le cellule non riescono a liberarsi delle “scorie” presenti al loro interno.
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I radicali liberi sono favoriti, nel loro sviluppo, da un’alimentazione scorretta, cioè troppo ricca di proteine animali e povera di vegetali. Anche il fumo di sigaretta provoca danni irreparabili alle cellule, così come il consumo di alcol, il sovrappeso, l’inquinamento atmosferico, uno stile di vita sedentario e l’assunzione cronica di farmaci. Il sulforafano è in grado di prevenire lo stress ossidativo, causa di invecchiamento precoce e gravi patologie.
Proprietà chemio-preventive
Il sulforafano glucosinato, nella sua forma pura, è un antiossidante indiretto che pare avere proprietà chemio-preventive. La sua attività è di richiamo degli enzimi antiossidanti, a differenza dell’attività diretta della vitamina C, E, e del beta-carotene.
La molecola riuscirebbe anche ad inibire, stando alle ricerche, lo sviluppo di cellule cancerose; secondo alcuni studi sarebbe utile per prevenire il cancro del seno, delle ovaie, del pancreas, dei polmoni, della vescica, dell’utero, della prostata e del colon. In particolare, potrebbe bloccare il processo di formazione di cellule malate nella neoplasia della prostata. Il sulforafano glucosinato non è efficace soltanto contro i tumori, ma utile anche come supporto alla cura delle ulcere e contro l’Helicobacter Pylori, presente nella mucosa gastrica.
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Visti i risultati, gli studi sulla sostanza si stanno moltiplicando e potrebbero aprire la strada a nuove forme di terapia nel trattamento delle malattie oncologiche, specialmente se la molecola è associata ad altre di origine naturale e ai farmaci tradizionali.
Ovviamente, anche il sulforafano deve essere assunto nelle giuste dosi; nutrirsi di broccoli non è sufficiente, anche perché si dovrebbero ingerire quantità talmente elevate del vegetale da non poter essere assunte giornalmente.
Scegliere specifici integratori può essere una buona soluzione. Il sulforafano, abbinato alla curcumina, può risultare utile nell’inibizione dello sviluppo delle cellule cancerose, e la combinazione dei due elementi può essere di supporto ai pazienti che seguono una chemioterapia.
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