Le temperature superiori alle medie stagionali non fanno bene alla circolazione del sangue.
Come abbiamo già visto, a farne le spese è l’organismo nel suo complesso. Il sistema cardiocircolatorio e quello nervoso sono fortemente influenzati dalle temperature.
Ci siamo già soffermati sugli effetti del calore sulle gambe. Gonfiore, prurito, dolore e arrossamenti possono verificarsi facilmente. Esistono poi delle condizioni patologiche che meritano una particolare attenzione, in estate. Condizioni per lo più croniche. Per evitare che peggiorino è bene sapere come comportarsi.
Cos'è l'insufficienza venosa e la varicosi
Questa volta prendiamo in considerazione l’insufficienza venosa, con particolare riferimento alle gambe. Quando il sangue non circola correttamente dalle estremità (mani e piedi) al cuore si parla di insufficienza venosa.
Tale condizione può essere all’origine di altre patologie o disagi a carico dei vasi sanguigni, alcuni dei quali anche piuttosto gravi, ma fortunatamente rari.
La varicosi (dilatazione patologica delle vene) è l’esito più comune dell’insufficienza venosa. Anche la postura può determinare una sofferenza per le vene, esattamente come l’abitudine alla sedentarietà, quindi lo scarso movimento. All’opposto, sostare in piedi troppo a lungo è un altro fattore di rischio per le vene.
Perché il sangue non circola correttamente dagli arti al cuore
Questo difetto della circolazione nei vasi più superficiali delle gambe può essere dovuto alla scarsa elasticità dei tessuti dei vasi e/o a un malfunzionamento delle valvole nelle vene. Questi fattori possono determinare il ristagno del sangue, che in condizioni normali dovrebbe invece raggiugere il cuore senza impedimenti.
I sintomi e le conseguenze dell’insufficienza venosa (che in estate possono accentuarsi)
- Gonfiore alle caviglie, ai polpacci e ai piedi
- Prurito alle articolazioni
- Sensazione di pesantezza alle gambe
- Formicolii
- Cambiamenti a livello cutaneo, con secchezza, iper-pigmentazione, ispessimento
- Crampi agli arti inferiori, soprattutto notturni
- Dolore in corrispondenza di vene dilatate
- Cellulite batterica
- Edema, cioè accumulo di liquidi negli spazi intercellulari e negli interstizi tra i tessuti
- Flebite, ovvero infiammazione delle vene superficiali
- Microvarici o dilatazione cronica dei capillari
- Varici
- Ulcere cutanee di difficile guarigione
- Trombosi (può verificarsi in assenza di trattamento e nei casi più gravi)
Quando preoccuparsi di avere una cattiva circolazione
La cattiva circolazione del sangue dalla periferia al cuore può determinare non solo la varicosi (l’espressione vene varicose è più comune), ma anche altre patologie.
L’emoglobina che fuoriesce all’interno della caviglia causa delle macchie, di colore blu. Ciò significa che in quei tessuti che diventano secchi, l’ossigenazione è scarsa, un elemento che può comportare la formazione di ulcere. Sarebbe bene prevenire questa complicanza; le ulcere possono infettarsi facilmente e non è semplice trattarle. Altre complicazioni sono le trombo-flebiti e la trombo-embolia (determinate dalla facilità con la quale possono formarsi coaguli nelle parti delle vene alterate, cioè dove il sangue ristagna).
Quali comportamenti evitare per non avere l'insufficienza venosa
- Evitare il fumo
- Svolgere una regolare attività fisica
- Tonificare i muscoli delle gambe (più tonici contribuiscono a far circolare il sangue correttamente)
- Evitare il sovrappeso
- Far riposare le gambe a intervalli regolari durante il giorno, sdraiandosi e sollevando gli arti inferiori in posizione più alta rispetto al cuore
- Non stare in piedi o seduti troppo a lungo
Quali sono i fattori di rischio per l'insufficienza venosa
- La familiarità
- Lo stile di vita
- Alcune professioni (chi lavora stando in piedi molte ore consecutive o chi, al contrario, passa troppo tempo seduto, in una postazione non a norma di legge; con lo smartworking ciò accade facilmente)
- L’assunzione di ormoni sessuali (per es. la pillola contraccettiva o la terapia sostitutiva, prescritta alle donne in menopausa)
Quali sono i trattamenti e i rimedi all'insufficienza venosa
- Occorre prima di tutto alleviare i sintomi. È importante quindi intervenire sullo stile di vita e sull’alimentazione, per evitare la sedentarietà e il sovrappeso. L’attività fisica, come già sottolineato, serve a tonificare i tessuti e i muscoli e quindi a favorire la circolazione del sangue
- In alcuni casi, può essere indicato l’uso delle calze compressive, che servono anch’esse a dare tono agevolando il passaggio del sangue
- Sarebbe bene ridurre l’umidità presente negli ambienti dove si soggiorna. Il caldo e l’umidità favoriscono la dilatazione dei vasi sanguigni
- Creme e gel decongestionanti, idratanti e rinfrescanti aiutano a reidratare ed elasticizzare la pelle. Alcune pomate, così come determinati farmaci orali, intervengono direttamente sui vasi, in funzione protettiva
- Tra le terapie che lo specialista può prescrivere, oltre a quelle conservative: la scleroterapia, l’intervento chirurgico tradizionale di stripping, le nuove tecniche endovascolari come la termoablazione in radiofrequenza
Quali integratori alimentari drenanti assumere per favorire la salute degli arti
L’assunzione di integratori alimentari drenanti favorisce la salute degli arti, soprattutto in questa stagione. Integrare nella dieta prodotti nutraceutici è particolarmente indicato (previo contatto con il medico curante) in chi avverte la sensazione di gonfiore alle gambe; è consigliato alle persone con insufficienza venosa.
Tra le altre cose, Biolife Gambe Leggere aiuta a combattere il gonfiore e la pesantezza degli arti inferiori, protegge i capillari e i vasi sanguigni più grandi, contrasta il ristagno del sangue e dei liquidi e ha proprietà antiossidanti.
In una dieta equilibrata, gli omega 3 non devono mai mancare; per integrare le sostanze assorbite con il cibo si può ricorrere all’assunzione di Biolife Omega 3 Vegan, con olio di canapa (sulle cui proprietà torneremo in seguito), DHA, vitamina E e D3. Gli omega 3 sono indispensabili per la salute del cuore e del sistema circolatorio.
Tra le tante sostanze utilizzate per combattere le patologie vascolari, citiamo anche l’arginina, un amminoacido che regola la pressione cardiovascolare. È un precursore dell’ossido nitrico. Oxylift in gocce è un integratore alimentare che contiene anche arginina.
L’ossido nitrico è molto importante perché riesce ad avere un effetto di stimolazione diretta sull’endotelio vasale e agisce come vasodilatatore. Le cellule della parete interna dei vasi, in presenza dell’ossido nitrico, subiscono un rilassamento che dilata il calibro del vaso, facilitando il passaggio di un volume di sangue certamente maggiore.
Un risultato eccezionale, specialmente in quelle patologie dove la pressione del sangue tende ad aumentare e l’afflusso diventa particolarmente difficoltoso.
Con i vasi dilatati, invece, il passaggio del sangue è garantito.
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