Camminare fa bene alla salute. Si tratta di un’attività che si può facilmente programmare, non comporta costi ed è anche molto piacevole. Naturalmente è consigliabile camminare in zone lontane dal traffico automobilistico, possibilmente in aree verdi. L’European Journal of Preventive Cardiology ha da poco pubblicato il più ricco studio in merito. Un lavoro che conferma i risultati di altre ricerche, sui benefici dell’attività fisica più ‘popolare’.
I benefici di una bella camminata
- Camminare contribuisce a prevenire le malattie cardiovascolari (ictus, infarti, malattie delle arterie negli arti inferiori e altro).
- La resistenza cardiaca risulta migliorata da questo genere di attività fisica.
- Camminare migliora la salute dei muscoli e l’elasticità dei tessuti.
- È un’attività antistress.
- Migliora l’autostima e favorisce la capacità di autocontrollo.
Le conclusioni della nuova ricerca scientifica
Lo studio è stato condotto dall’Università Medica di Lodz, in Polonia, e dalla John Hopkins University School of Medicine, USA. I ricercatori hanno stabilito che basterebbero 3.967 passi al giorno per allontanare il rischio di sviluppare malattie di qualsiasi genere. Per ridurre il rischio di inciampare in una malattia cardiovascolare sarebbe sufficiente compiere 2.337 passi al giorno.
Con meno di 4.000 passi al giorno, si farebbe dunque qualcosa di molto importante per il proprio organismo, nel suo complesso. Cinquecento, mille passi corrispondono già a una riduzione non da poco delle probabilità di sviluppare una qualunque malattia. La ricerca stabilisce anche che la percentuale che segna la diminuzione del rischio (non solo di quello cardiovascolare) sale all’aumentare dei passi compiuti. In altre parole, più si corre e meglio è. Sembra che non sia stato definito il limite di passi oltre il quale i benefici per il corpo e per la mente si arrestano.
Non ci sono limiti di età per questo genere di attività, sottolineano i ricercatori, né di altro genere. Se si cammina ‘velocemente’ non si fa altro che generare benessere, per sé stessi.
Quali malattie preveniamo correndo
Tutte le patologie ‘arretrano’ di fronte a un organismo in forma. Non è sufficiente l’attività fisica per star bene. Come sappiamo, l’alimentazione ha un ruolo importante nella prevenzione delle malattie, così come è fondamentale avere uno stile di vita equilibrato.
Correndo si prevengono in particolare le malattie cardiovascolari, quelle oncologiche e quelle neurologiche.
Cosa vuol dire camminare
- Tenere presente l’indicazione della ricerca di Lodz e della John Hopkins può essere molto utile, per comprendere quanto camminare ogni giorno per poter raccogliere dei benefici. Consideriamo che i 4.000 passi (o quasi) indicati corrispondono più o meno a 3 chilometri. Dipende dalla lunghezza del passo. I tre chilometri, quindi, possono diventare 3,5 chilometri. A pensarci bene si percorrono in un tempo variabile: dai trenta minuti ai quarantacinque. In ogni caso, camminare velocemente (come tante volte abbiamo consigliato) e senza fermarsi almeno 30 minuti al giorno, per cinque giorni alla settimana, dovrebbe essere l’obiettivo ‘minimo’ da raggiungere.
- Prima di iniziare, è bene fare un po' di riscaldamento, con piccoli saltelli sul posto e tendendo i muscoli.
- Le calzature sono importanti: devono essere comode. Un paio di scarpe da corsa andranno benissimo. Se il tallone è in una posizione leggermente più alta rispetto alla punta del piede è sicuramente molto meglio. È bene evitare le scarpe troppo piatte, non elastiche e con suola sottile.
- In estate l’attività fisica dovrebbe essere svolta nelle ore più fresche della giornata. Nei giorni indicati con bollino rosso dalla Protezione Civile, è meglio astenersi e fare del moto in ambiente climatizzato. Nei mesi freddi, può essere indicato camminare nelle ore meno fredde della giornata.
- Accertarsi di non avere patologie cardiache o ad altri organi prima di cominciare l’attività fisica ed evitare di interromperla per lunghi periodi è sempre raccomandato.
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Fonti: Ansa; Fondazione Italiana Cuore e Circolazione della Società Italiana di Cardiologia; Humanitas.
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