L’ossigeno è una componente indispensabile per la vita e il funzionamento dell’organismo umano. Se l’ossigeno viene a mancare anche solo per pochi minuti, la maggior parte degli organi rischia la morte; primo tra tutti il cervello, cui viene a mancare l’energia necessaria per funzionare.
In realtà, l’ossigeno di per sé non fornisce energia, ma è una molecola indispensabile per il compimento del Ciclo di Krebs, il ciclo metabolico con cui le cellule producono energia utile al loro funzionamento.
Un caso in cui fisiologicamente il corpo sperimenta la carenza di ossigeno a livello muscolare è una corsa molto intensa senza riscaldamento. A causa della scarsa vascolarizzazione dovuta al mancato riscaldamento prima dell’inizio dell’attività, i muscoli esauriranno rapidamente l’energia a loro disposizione. Non riuscendo a proseguire nel loro lavoro, il soggetto dovrà arrestare la sua corsa; a livello muscolare si verrà a formare l’acido lattico che si accompagnerà ad una sensazione di dolore localizzato. Questo esempio serve a far capire quanto sia importante l’ossigeno non solo per funzionamento del cervello e del cuore, ma anche per tutti gli altri organi.
L’ossigeno è una molecola che si trova nell’aria, nella quale l’essere umano è immerso, ma che non sempre riesce ad arrivare alle cellule, causando gravi danni.
Cosa provoca una carenza di ossigeno a livello cellulare.
A livello cellulare l’ossigeno può venire a mancare per motivi diversi; ad esempio vi possono essere dei problemi alle vie respiratorie, tipicamente causati dal fumo o dall’inquinamento, oppure una insufficiente perfusione di ossigeno alle parti periferiche dell’organismo, dovuta ad un sistema cardiovascolare non efficiente.
Anche l’anemia, ovvero la carenza di globuli rossi, deputati al trasporto dell’ossigeno nel sangue, può causare una carenza di ossigeno a livello delle cellule.
Le conseguenze della carenza di ossigeno possono essere lievi o molto gravi.
Una perdita di efficienza delle cellule equivale ad un danneggiamento dell’organo di cui fanno parte; analogamente, un insufficiente apporto di ossigeno che provoca un danno a livello cellulare comporta una perdita di funzionalità dell’organo.
Non solo: Otto Heinrich Warbug, ha scoperto che la mancanza di ossigeno nell’organismo può portare all’insorgenza di tumori. Questa scoperta gli è valsa il Premio Nobel per la medicina.
Come integrare nell’organismo l’ossigeno mancante.
Se il quantitativo di ossigeno proveniente dall’apparato respiratorio è insufficiente, l’ossigeno mancante può essere integrato tramite l’apparato digerente. Un corpo, seppure immerso nell’ossigeno, non ha la capacità di assorbirlo attraverso la pelle. L’unica via alternativa è quindi l’apparato digerente, per mezzo di integratori alimentari specifici come Oxylift. A livello gastrico, l’integratore viene digerito, suddiviso in tante piccole parti, ossia nelle molecole di cui è composto, tra cui anche quelle di ossigeno, permettendone l’assorbimento.
Attraverso l’assunzione di OxyLift, l’ossigeno viene integrato nel sangue, evitando l’insorgenza dei danni sopradescritti. Tramite il torrente circolatorio, l’ossigeno viene portato direttamente alle cellule, che riprendono la loro normale attività. Attraverso la produzione di ATP (molecola che rappresenta l’energia cellulare), le cellule sono in grado di eliminare in modo più efficiente le sostanze dannose accumulate.
Migliorando la salute generale dell’organismo, Oxylift favorisce indirettamente la guarigione dalle malattie, agendo a supporto delle terapie mediche tradizionali.
La rigenerazione cellulare generata dall’integrazione di ossigeno, permette la riparazione dei danni subiti dalle cellule, allontanando l’eventualità che una di esse possa sviluppare una neoplasia. L’integrazione di ossigeno è quindi una tecnica efficace per la prevenzione del cancro, oltre che un valido supporto anche durante la chemioterapia.
Bisogna però tenere presente che l’integrazione repentina di ossigeno potrebbe causare un rilascio troppo veloce di sostanze tossiche nell’organismo, che si riverserebbero nel sangue danneggiando gli altri organi e provocando fastidiosi sintomi quali mal di testa, stanchezza, tosse e feci non formate. Per questo è consigliata una integrazione graduale di ossigeno, fino ad arrivare alla dose necessaria per evitare le principali patologie.
La terapia, per produrre i suoi effetti benefici, dovrà proseguire nel tempo; in questo modo l’organismo otterrà anche una lenta ma significativa riprensa da patologie croniche o fortemente debilitanti.
Oxylift può essere assunto in associazione con altri integratori alimentari, per ottenere un effetto ancora maggiore nel supporto al benessere generale dell’organismo.
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