L’arginina è uno dei 20 amminoacidi ordinari, che compongono le proteine dell’organismo umano. Si tratta di un amminoacido non essenziale negli adulti ma essenziale nei bambini. Si assume attraverso l’alimentazione anche se l’organismo è in grado di sintetizzarla in piccole quantità, sufficienti per l’adulto ma non per il bambino, che necessita di accumulare proteine per poter crescere.
I vegetali come le cucurbitacee ovvero cetrioli, zucchine, meloni, ne sono particolarmente ricchi. In commercio si trovano anche degli integratori di arginina, utili nei casi in cui l’organismo ne sia carente.
A cosa serve l’arginina e perché assumerla attraverso un integratore?
Il corpo produce arginina solo in quantità necessaria per espletare le sue funzioni essenziali e, a volte, come nel caso dei bambini, questa quantità non è sufficiente nemmeno per coprire le necessità primarie. Inoltre, attraverso l’alimentazione si possono assumere modeste quantità di arginina, spesso non sufficienti a coprire le reali necessità dell’organismo.
L’arginina è un amminoacido molto utile come coadiuvante nella trattazione di diverse problematiche. dell’organismo.
Vediamo quali sono le sue funzioni e quali i benefici della sua integrazione.
Funzioni e benefici dell’assunzione di integratori a base di arginina
L’arginina si trova implicata in diversi meccanismi fondamentali per la salute dell’organismo. In alcuni casi, come in presenza di alcune patologie, oppure durante l’attività sportiva, un’integrazione esterna di arginina può essere utile per:
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problematiche cardiovascolari: l’arginina è il precursore dell’ossido nitrico, che ha un effetto attivo sulla vasodilatazione. Oltre ad essere, quindi, d’aiuto alle persone che soffrono di ipertensione, consente di risolvere i problemi vascolari periferici e supporta nell’attività sportiva, migliorando la perfusione muscolare. Assumendo il giusto quantitativo di arginina si possono ridurre i danni vascolari causati da un eccesso di lipidi nel sangue ed è utile nei pazienti affetti da ipercolesterolemia.
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fertilità maschile: uno dei motivi per cui l’arginina è maggiormente utilizzata come integratore è il contrasto all’infertilità maschile, quando questa è legata all’oligospermia, ossia alla scarsa produzione e motilità degli spermatozoi. L’arginina è molto presente in queste cellule e l’integrazione consente di migliorare la loro funzionalità, fino a risolvere i problemi di infertilità. Inoltre, grazie alla sua azione vascolare, aiuta a contrastare la disfunzione erettile, un altro problema legato alla fertilità dell’uomo.
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ripresa dopo traumi e ferite: l’arginina è coinvolta, tra le altre cose, anche nella sintesi del collagene, il tessuto di riparazione che si genera dopo una ferita o dopo un trauma, per intenderci è il tessuto che forma le cicatrici di una ferita cutanea. Integrare l’arginina aiuta quindi nella sintesi di questa struttura, e permette all’organismo di riprendersi più velocemente in caso di ferite, anche dovute ad interventi chirurgici.
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migliorare lo stato immunitario: tra i diversi benefici dell’arginina c’è anche la stimolazione delle popolazioni cellulari che fanno parte del sistema immunitario, principalmente dei linfociti citotossici e delle cellule Natural Killer, tra le prime che intervengono nell’immunità aspecifica dell’organismo. L’integrazione esterna si è rivelata particolarmente utile nei pazienti immunodepressi, malati di HIV oppure in trattamento chemioterapico.
- diabete: l’arginina è l’amminoacido che, più di ogni altro, ha la capacità di stimolare la sintesi dell’insulina, che può essere d’aiuto nel diabete ma, soprattutto, nel prediabete, fase in cui c’è una riduzione della secrezione di insulina ma non una totale assenza di questo ormone. Nei casi di diabete di tipo 1, in cui il pancreas non produce più l’insulina, l’arginina non può essere d’aiuto, mentre nelle situazioni prediabetiche aiuta ad evitare l’aggravarsi della sintomatologia e l’instaurarsi della patologia diabetica.
Quali sono gli effetti collaterali dell’arginina
Tra gli effetti collaterali, piuttosto rari, derivanti dall’assunzione di un quantitativo eccessivo di arginina, vi sono:
- il vomito
- la diarrea
- i crampi addominali
- la tossicità renale.
Esistono comunque delle situazioni in cui l’assunzione di arginina, anche per via orale, è sconsigliata. In caso di gravidanza e allattamento, ad esempio, c’è il rischio che l’arginina possa passare al feto o al bambino, che potrebbe non riuscire a sopportare l’alto dosaggio. Se ne sconsiglia l’assunzione anche nei casi di insufficienza epatica, in quanto il fegato non sarebbe in grado di trasformarla e di insufficienza renale, perché il rene non la elimina e l’arginina tende a rimanere all’interno dell’organismo.
Inoltre, è bene ricordare che questo amminoacido interagisce con diversi farmaci, come gli antinfiammatori non steroidei, per cui è consigliabile interromperne la somministrazione se, contemporaneamente si sta seguendo una terapia antinfiammatoria, per evitare una diminuzione degli effetti dei farmaci.
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